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Black friday: anche Absolute Poker si accorda con il DOJ

Al culmine di una delle settimane più difficili della sua storia, Absolute Poker può finalmente far parlare di sè per una buona notizia: in un comunicato stampa diffuso nella serata di martedì, si annuncia l'avvenuto accordo di collaborazione con il Dipartimento di Giustizia (DOJ) statunitense.

Absolute rassicura i suoi clienti statunitensi, che in questi giorni hanno temuto il peggio per i loro fondi, congelati in seguito all'inchiesta dell'FBI. Il comunicato recita “Absolute Poker ha raggiunto un accordo con l'ufficio del procuratore generale del Southern District of New York (“SDNY”).  Secondo l'accordo, l'ufficio del procuratore ha accettato di concedere le necessarie garanzie affichè le terze parti collaborino con Absolute Poker per facilitare la restituzione dei fondi dei giocatori, attualmente detenuti proprio da soggetti terzi, ai giocatori residenti in USA. Questo è un importante passo verso la restituzione dei soldi ai giocatori statunitensi".

Si tratta naturalmente di una buona notizia per i player, ma la strada è ancora lunga e la stessa Absolute lo ammette, affermando che ci sono ancora diverse questioni legali che devono essere risolte, prima che questi soldi siano sbloccati.

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Eric 'basebaldy' Baldwin, uno dei pro licenziatiDopo qualche settimana dunque, anche Absolute (e di conseguenza Ultimate Bet) segue quindi le orme delle altre due room coinvolte nel black friday, PokerStars.com e Full Tilt Poker, anche se l'accordo raggiungo con il DOJ non ricalca in pieno quello siglato dalle altre due: se infatti PS e FT si erano viste restituire i loro domini .com, altrettanto non si è verificato per Absolute Poker. Probabilmente questo è dovuto anche al fatto che, mentre PokerStars e Full Tilt hanno immediatamente escluso tutti i giocatori USA dalla propria clientela, Absolute e UB hanno continuato a far giocare i propri clienti USA già esistenti, non accettandone ovviamente di nuovi.

L'accordo appena annunciato fa comunque tirare un piccolo sospiro di sollievo ai tanti giocatori americani che detengono le loro somme di gioco sui conti AP e UB, dopo le notizie infauste di possibile bancarotta (smentita subito il giorno dopo dalla controllante Blanca Gaming) e del licenziamento di undici pro USA sotto contratto con le due poker room. Il peggio - ora - potrebbe essere davvero alle spalle.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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