Vai al contenuto

Negreanu: “guardare le hole cards mi ha avvantaggiato alle WSOP”

daniel-negreanuPer la prima volta nella storia, il network ESPN ha trasmesso le World Series of Poker, con una leggera differita di soli 30 minuti, mostrando le hole cards di ogni giocatore seduto al tavolo televisivo. L’organizzazione ha usato un protocollo di sicurezza molto rigido con la regia e i responsabili delle immagini, tutti  isolati dall’esterno.

I 30 minuti di ritardo sono stati necessari per impedire ai mal intenzionati di poter barare durante la manifestazione. Tuttavia, nonostante queste e molte altre precauzioni, molti professionisti hanno usato le immagini di ESPN per trarre degli indubbi vantaggi nei confronti dei giocatori meno skillati (e quindi più prevedibili) che oltretutto disponevano di minori  risorse per 'spiare' il gioco avversario.

Jamie Horowitz, il coordinatore della produzione di ESPN, ha voluto sottolineare che “i ragazzi che curavano le riprese televisive sono stati 'sequestrati' dalla produzione. La procedura è stata approvata dalla Nevada Gaming Commission. Ogni forma di comunicazione telefonica era vietata. Inoltre, fino a quando la mano non terminava, nessuno poteva vedere le carte. Solo allora scattava l’ok da parte degli organizzatori”.

I professionisti più esperti e facoltosi però si sono organizzati e da casa avevano collaboratori pronti a raccogliere informazioni sullo stile di gioco degli avversari e a trasmettere le preziose indicazioni direttamente in sala, durante l'action”.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Ad ammetterlo per primo è stato Daniel Negreanu che ha rivelato a PokerNewsReport: “Questo nuovo format è un serio svantaggio per i giocatori dilettanti. Anche io ho fatto uso del sistema live che riprendeva le hole cards. Avevo un amico che mi informava con degli sms su quello che stavano facendo i giocatori seduti al mio tavolo: in questo modo mi facevo un’idea precisa se erano players aggressivi che amavano fare molti bluff oppure giocavano in modo solido. Su un ragazzo dilettante di St. Louis avevo informazioni dettagliate, sapevo cosa era capace di fare e come si comportava in determinate situazioni. E’ assurdo!”.

Negreanu ha terminato il Main Event al 211esimo posto incassando 47.107$ ma la sua autodenuncia apre una seria riflessione su questo format: pur avendo rispettato le regole, “Kid Poker” così come altri suoi colleghi, ha potuto godere di un bel vantaggio. E’ vero che tutti potrebbero organizzarsi e studiare live gli avversari, però se i giocatori dilettanti vengono privati del “fattore sorpresa” non avranno speranze dinanzi ai professionisti ed un torneo come il Main Event perderà la sua essenza e parte di credibilità. Il fascino di questo evento si fonda sul confronto tra amatori e top players. Non scordiamoci mai la favola Moneymaker e l'intramontabile sogno americano che è alla base della popolarità di questo gioco.

Tu cosa ne pensi? Esprimi la tua opinione sul nostro forum!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI