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EPT Praga day 2: crolla l'Italia, ottimo Chris Moorman

Garri Tevosov: all'improvviso uno sconosciutoE' un'Italia che si squaglia come neve ad un sole che non c'è quella che esce dal day 2 dell'EPT di Praga: in corsa restano cinque giocatori azzurri, ma tra loro non c'è traccia di Fabrizio Baldassari, Mustapha Kanit e Luca Pagano, tutti eliminati in una giornata che ha visto il field ridursi ad appena 135 players dei 407 tornati ai propri posti.

Il chipleader che ci consegna la cronaca è Garri Tevosov, ennesimo giocatore russo a finire sotto i riflettori in questo torneo, e non potrebbe essere diversamente dal momento che uno stack da 764.000 fiches quando l'average è ferma a 159.000 non può che far parlare di sé.

L'Italia come detto paga un prezzo pesante: perde Sergio Castelluccio che esce con top two pair contro un progetto di scala che purtroppo per noi si concretizza, Marco Bognanni esce invece in coinflip mentre "mustacchione" a seguito di una bad beat che se evitata lo avrebbe proiettato nei piani alti del chipcount.

Pure Luca Pagano è costretto alla resa: in un giorno che avrebbe dovuto vedere la sua rimonta le belle carte decidono di ignorarlo per tutto il tempo, e così l'eliminazione è inevitabile.

Parlare di fallimento sarebbe però ingeneroso nei confronti di chi - Marco Leonzio, Danilo Donnini, Stefano Demontis, Antonio Buonanno e Salvatore Sproviero- è ancora dentro a sgomitare per un sogno impronunciabile: i nostri sono tutti poco sopra o poco sotto average, e quindi per ciascuno di loro le speranze di arrivare ancora molto lontano sono assolutamente intatte.

Tuttavia l'Italia non è la sola ad aver pagato un tributo pesante agli dèi del poker. Bertrand Grospellier, Eugene Katchalov, Michael Tureniec, Kevin MacPhee e Melanie Weisner sono tutti eliminati, vittime di un certo riguardo di un gioco che non ne conosce alcuno.

Gus Hansen: anche i nosebleeder piangono...Anche Gus Hansen ha dovuto abbandonare la sala, ed a giudicare dall'espressione in cui è stato colto stavolta non avrà alcun miliardario russo a consolarlo di fronte ad una scacchiera da backgammon.

La logica ci impone, in ogni caso, che se così tanti campioni hanno perso le proprie fiches altri debbano averne guadagnate. Tra le posizioni di testa si segnala un ottimo Chris Moorman, poco sotto le 300.000 fiches, mentre ancora meglio ha fatto Rupert Elder: il vincitore dell'EPT di Sanremo mette infatti a referto 313.700 fiches.

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A completare un ideale terzetto britannico da cui guardarsi ci pensa Liv Boeree, che imbusta poco meno di 200.000 fiches, mentre è degna di nota la rimonta di Mike Mc Donald, che dopo aver vissuto un esordio complicato adesso sfiora l'average a 141.300.

Come sempre in queste fasi ogni pronostico è prematuro: di certo c'è che a premio finiranno in 104, ma sebbene 7.500 € non possano dirsi una somma disprezzabile quando si calcano certi palcoscenici è naturale essere mossi da appetiti ben più ambiziosi.

Non ci resta che lasciarci come di consueto con i nomi di chi fino a questo momento ha saputo fare meglio: nonostante nulla sia stato ancora raggiunto, trovarsi lassù in cima deve far sempre un certo effetto...

1) Gari Tevosov 764.000
2) Martin Finger 612.600
3) Mads Wissing 565.200
4) Guillem Cavaller 557.800
5) Calvin Anderson 414.900
6) Andre Klebanov 397.000
7) Ty Mullins 383.700
8) Pontus Khosravi 360.700
9) Mauri Dorbek 360.400
10) Rasmus Vogt 360.000 

 

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