L'eco del grande successo del Sunday Million di PokerStars.it non si è ancora affievolita, corredata da record difficilmente battibili. Come era prevedibile, anche le polemiche non hanno mancato di seguire all'epilogo di questo evento: l'inaudita quantità di soldi in ballo nel tavolo finale di martedì sera era un presupposto sufficiente per scatenare chiunque volesse lanciarsi nell'avanzare ipotesi di comportamenti strani.
Sono tanti gli scenari ipotizzati in queste ore, dagli account "affittati" al "ghosting" di qualche pro, ma ben difficilmente ne verrà fuori qualcosa di concreto. PokerStars non ha mancato di passare al setaccio tutti gli elementi a propria disposizione, e in quanto alla sua capacità di indagare in maniera profonda nessuno può nutrire alcun dubbio. Qualora emergessero comportamenti illeciti, ne avremo notizia con la consueta puntualità.
Il problema, semmai, potrebbe venire da quella percentuale di questi scenari (che proliferano in rete in questi giorni) che rientra sostanzialmente nel campo dell'indimostrabile. Se cerchiamo un punto che risulti oggettivamente più discutibile in questo grande evento, possiamo al limite trovarlo nell'esistenza stessa del day 3.
Non ci sono dubbi che la divisione in 3 giorni del Sunday Million da parte di PokerStars sia stata una trovata eccellente sotto l'aspetto mediatico (massiccia e prolungata attenzione verso l'evento, diretta streaming del tavolo finale con relativa grande attesa) ed anche tecnico (giocabilità portata a livelli di eccellenza, maggiore rispetto per i bioritmi di chi la mattina deve lavorare, etc).
Invece la scelta di dedicare il day 3 al solo final table ha mostrato delle crepe sotto un aspetto per certi versi imprevedibile, ovvero la tenuta della sfera "etica" (virgolette d'obbligo) da parte del giocatore.
Arrivare infatti ad un tavolo finale che dà la possibilità di giocare per un payout di quella importanza (i 257mila euro del primo premio, i 190k del secondo, i 135k del terzo etc) pone al player alcuni interrogativi senza dubbio inediti: di fronte alla chance di arrivare a cifre del genere, quanti giocatori amatoriali sceglierebbero di fare tutto da sè, e quanti invece cercherebbero un aiuto, sfruttando la giornata di pausa per contattare qualche amico professionista?
Parliamoci chiaro: per aiuto non si intende necessariamente qualcosa del tipo "vieni qui e gioca al posto mio!", ma piuttosto una consulenza a distanza (telefono, skype etc) per essere aiutati nella gestione di un tavolo che va oltre le nostre capacità tecniche. Anche queste ultime - meglio precisarlo - rientrano nel novero delle pratiche non consentite. Ma in tutta franchezza, quanti fra voi avrebbero cercato una qualche soluzione del genere e quanti no?

Si tratta di una sorta di declinazione postmoderna del celebre proverbio"l'occasione fa l'uomo ladro", in cui la straordinarietà del montepremi in palio potrebbe avere contribuito ad abbattere qualche ostacolo etico non particolarmente solido o radicato all'interno di qualcuno di noi.
Stiamo parlando infatti di ipotesi di pratiche scorrette, e se è vero che in alcuni casi sono identificabili e punibili con gli strumenti a disposizione delle room (e - come già detto - in questo campo PokerStars ha pochi rivali, ndr), è altrettanto vero che se io arrivo al final table del Sunday Million, e invito il mio amico poker pro Pinco Pallino a casa mia per sedere accanto a me e consigliarmi in cambio di una percentuale sulla vincita, sto facendo qualcosa di illecito ma che in pratica nessuno potrebbe mai provare.
Ecco dove la scelta del day 3 ha palesato i suoi limiti, poichè ha reso "l'occasione" del famoso proverbio molto più facile: un conto è infatti un final table al quale si giunge in tarda serata del day 2 e che si conclude entro la stessa notte, un altro è avere tutta la giornata seguente per cercarsi "aiutini" di sorta.
D'altra parte, non va dimenticato neanche un altro aspetto: con l'esordio del Sunday Million nella .it, PokerStars ha "teletrasportato" l'intero movimento del poker online italiano nel futuro. Un futuro - però - al quale non si è ancora del tutto preparati.
Per fare un esempio di ciò, prendiamo il Sunday Million della .com. Si tratta di un appuntamento settimanale ormai storico, che tutte le domeniche distribuisce premi anche da più di 200mila dollari per il vincitore.
Se però rapportiamo tale premio ai piatti più grossi che si giocano sul cash game della stessa .com (dove gravitano i vari isildur1, Ziigmund eccetera a limiti come 50$/100$ ed oltre) allora abbiamo un rapporto di circa 1:1.
Il piatto più ricco visto finora nella storia del cash game italiano (che ha stakes massimi di 10€/20€ e il limite di 1.000€ caricabili per tavolo) ammonta invece a circa 12mila euro, che rapportato ai 257mila euro della cifra vinta da topalflop martedì sera fa un rapporto inferiore a 1:20.
Questa differenza dice che il payout del Sunday Million italiano, in termini assoluti, "sposta" in maniera nettissima per una percentuale di persone infinitamente più alta, compresi i top player. Una ragione in più per lasciare meno occasioni possibili a chi avesse in mente di fare il furbo.
Il prossimo Sunday Million vorremmo quindi vederlo in una edizione classica a due giorni: forse meno accessibile a qualche categoria di giocatori, forse meno accattivante mediaticamente, ma di certo più "corazzato" contro eventuali pratiche borderline.
Nel frattempo, continua la caccia a "mister 257mila euro": ma per adesso topalflop, oltre ad essere una delle persone più invidiate dagli appassionati di poker di tutta Italia, rimane solo un avatar. Presto, però, potremmo essere in grado di dargli anche un nome ed un volto.