Siamo abituati a parlare di Cristiano Guerra per i (tantissimi) risultati raggiunti da giocatore, live come online. L'ultimo di questi - il 5° posto al Max Tx 100.000€ di Pokerclub - ha però suscitato reazioni differenti, per via di una ridda di voci che volevano Crisbus coinvolto in un caso di multiaccounting.
In sostanza, nelle discussioni forumistiche degli ultimi mesi, il nome di Guerra è apparso come uno di quelli che utilizzerebbero contemporaneamente più di un account ad uno stesso torneo. Precisamente, l'accusa riguarda il nickname Needawalkplz e il putiferio è scoppiato proprio perchè Crisbus81 e Needawalkplz hanno entrambi raggiunto il tavolo finale nel torneo in oggetto, chiudendo rispettivamente 5° e 6°.
Finora Cristiano aveva sempre evitato di rispondere sull'argomento. Stavolta però ha deciso di rompere il silenzio, solo per una volta e per chiarire definitivamente la sua posizione, in esclusiva per noi.
AP: Partiamo da una domanda semplice semplice: sei tu Needawalkplz?
Crisbus: No.
AP: Conosci il proprietario dell'account Needawalkplz?
Crisbus: Conosco molto bene il proprietario visto che si tratta della mia ragazza.
AP: Ti è capitato di usare questo account?
Crisbus: Non ho utilizzato questo account se non in rari casi e per brevi intervalli di tempo, per permettere alla mia ragazza di allontanarsi dal computer per cause di forza maggiore.
AP: Ok, quindi vorresti convincere me e il pubblico che ci legge che non hai giocato "sporco"? E poi come mai sei stato sempre in silenzio e solo oggi ti sei deciso a parlare?
Crisbus: Fino ad oggi non ho mai voluto rispondere per diverse ragioni. In primo luogo non ho mai risposto in passato a tutte le accuse infondate che mi erano state fatte (vedi che più persone usassero l'account crisbus81 su GD, che ero il "server", il figlio di Lottomatica o cose del genere). Inoltre, per tutela della privacy della mia ragazza: lei non voleva far sapere il suo nickname proprio per evitare situazioni come questa.
Infine, ero consapevole di una certa inutilità nel rispondere ad accuse di questo genere: può darsi che molti continueranno a non credermi anche dopo questa intervista, ma a me non interessa minimamente convincerli del contrario.
AP: Il final table di ieri ha convinto te del contrario?
Crisbus: No, ma diciamo che dopo ieri sera si è alzato comunque un bel polverone, ed è diventata una situazione troppo pesante per non prendere posizione.
AP: Bene. Allora ripartiamo da ieri sera. Eravate insieme?
Crisbus: Si eravamo insieme. Abitiamo nella stessa casa e spesso ci facciamo compagnia mentre giochiamo.
AP: Per usare un understatement simpatico, non vi siete certo fatti la...Guerra. Come rispondi a chi obietta che non vi siete mai giocati contro?
Crisbus: Guarda, sinceramente è la prima volta che capitiamo ad un tavolo finale insieme ma, anche in passato, quando ci siamo dovuti giocare contro lo abbiamo fatto senza problemi.
AP: In buona sostanza non ritieni che abbiate violato alcuna regola?
Crisbus: Sicuramente non abbiamo violato nessuna regola, anzi sarei felice se Lottomatica potesse mostrare il replay del tavolo di ieri a carte scoperte, facendo vedere la regolarità di tutto il torneo.
Guarda, la mia ragazza si è appassionata al texas holdem molti anni fa ed ha sempre giocato con me, a volte guardandomi a volte giocando lei stessa. Come avevo fatto anche con mio cugino al tempo, o con altri amici, ho deciso di stakarla e di spiegarle il gioco.
Tra l'altro, appena uscita questa storia, il servizio di security di PokerStars, noto a tutti per la prontezza e la sua severità nelle questioni di violazione dei termini di gioco, ha tempestivamente indagato sugli account e ci ha contattato, personalmente, per far luce sulla questione. Dopo aver svolto le indagini, PokerStars ci ha ricontattato dicendoci che nulla di irregolare era stato commesso.
AP: Quindi, tu stai sostanzialmente professando la tua/vostra innocenza. Ma a questo punto ti chiedo, cosa pensi del multiaccount?
Crisbus: Il multiaccount è sicuramente uno dei gravi problemi del mondo del poker, che ha molti aspetti difficilmente regolarizzabili. Sicuramente lo condanno ma ritengo che, tra gli illeciti, sia forse un po' meno dannoso per gli altri utenti. Questo per diversi motivi che potrei spiegare meglio facendo un esempio.
AP: Ok, vai
Crisbus: Mario Rossi gioca con due account X e Y. Anche se dopo diverso tempo io non so ancora di giocare contro la stessa persona, mi sono creato comunque un'idea e ho dell'history con i "due" giocatori. Questo quindi non comporterebbe nessun danno agli altri giocatori, tranne nei casi in cui Mario Rossi si trovasse allo stesso tavolo e facesse collusion o chip dumping con i due account. Queste ultime pratiche purtroppo sono molto frequenti anche tra coloro che hanno un solo account ma si trovano con gente su Skype o nella stessa grinding house. Inoltre il problema del multiaccounting sarebbe molto più grave qualora venisse fatto nei sit and go o ai tavoli cash game, vista la possibilità di trovarsi sempre allo stesso tavolo e non sporadicamente come avviene in MTT.
AP: Ti prego, non facciamolo diventare un discorso da "lui è peggio di me"! Voglio dire, secondo te è così impossibile avere un poker completamente pulito?
Crisbus: No, nessun discorso del genere ma una disamina realista. Voglio dire che anche se per assurdo si risolvesse il MA, comunque moltissime pratiche "irregolari" continuerebbero a sussistere. Per esempio la collusion, il ghosting, lo stare su skype in conferenza, vendere il torneo a qualcuno o farsi giocare i day2 o i final table da persone più "skillate", sono tutti aspetti non risolvibili che sempre ci sono stati e sempre ci saranno. Se potessimo eliminare dai tavoli tutte le persone colpevoli di una delle sopracitate pratiche illecite, probabilmente rimarrebbero solo i dealer.
Un poker totalmente pulito, a mio parere, non si potrà mai avere. Pur condannando il MA, credo che difficilmente si potrà mai risolvere: una persona che aveva due account e che è stata bannata, si iscriverà con 2 nick appartenenti alla zia e alla cugina e continuerà a farlo, magari stando più attento a non farsi scoprire.
AP: In definitiva, il fatto di avere un marito, moglie, fidanzato, fratello, sorella, amico che fa il pro è di per sè un potenziale vantaggio illecito oppure no?
Crisbus: Non penso proprio che questo possa essere considerato un vantaggio illecito. E' normale che molte persone vicine a "pro" siano portate ad avvicinarsi al gioco e siano seguite nel loro "indottrinamento". Un po' come avviene tra le persone che scelgono di farsi stakare, coachare etc... Anche quando un amico arriva ad un final table importante ci si trova spesso a voler partecipare all'evento per stargli vicino e per condividere l'emozione di un bel risultato. Poi credo che a chiunque sarà capitato di chiedere "ma tu che faresti in questo spot?" almeno una volta nella vita, e non penso proprio che questo possa essere condannabile.
AP: Su Full Tilt, un paio di anni fa, sperimentarono i tornei "multi-entry". Senza considerare le ovvie difficoltà normative che ne renderebbero difficile l'attuazione, saresti favorevole a questa o altre soluzioni che in qualche modo "legalizzassero" - tenendolo sotto controllo - il multiaccount?
Crisbus: Potrebbe essere un'idea. D'altra parte, però, giocare più tornei contemporaneamente diminuisce la qualità di gioco e aumenta il totale dei buy in giornalieri che possono essere spesi. Perciò dal punto di vista dell' EV andrebbe aperta una larga parentesi in altra sede.
AP: Pensi di essere stato convincente?
Crisbus: Penso e spero di sì, anche perchè questa mia di oggi sarà l'unica - e totalmente esaustiva - risposta che darò in merito a questa situazione. Ho scelto Assopoker perchè lo ritengo il posto più adatto ed anche per i molti utenti che mi hanno rivolto indirettamente delle domande. Inoltre, non escludo di adire alle vie legali nei confronti di ulteriori infamie o accuse verso la mia persona o verso chi mi sta accanto.