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Poker online: Morgan Stanley e il business da 9,3 miliardi

Morgan Stanley prevede un futuro roseo per il poker online statunitense ed il gioco in rete in generale. Secondo la banca d’affari, l'e-gaming statunitense varrà ben 9,3 miliardi di dollari entro il 2020, per un business superiore ai ricavi complessivi annuali (riscossi nel 2012) dai casinò di Las Vegas (6,2 miliardi) e di Atlantic City (3 miliardi). 

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Gli analisti di MS hanno ammesso di aver calcolato stime al ribasso, seguendo criteri prudenziali. E c’è da sottolineare che, al momento, l’unico gioco ritenuto legale, in alcuni stati, è il poker online.

A seguito di questa relazione positiva, è molto probabile che molti investitori di Wall Street guarderanno di buon occhio al nuovo mercato regolamentato in Nevada, New Jersey e Delaware. In poche parole, Morgan Stanley potrebbe veicolare nuovi flussi ed investimenti nelle società online statunitensi. E potrebbe essere un punto di svolta per tutto il mercato globale, con un’iniezione di liquidità nel settore dopo anni di stasi, a seguito del black friday.

Nel primo anno di attività ufficiale (2014), il poker online genererà revenues per 670 milioni di dollari. Morgan Stanley ha espresso le proprie previsioni, a seguito delle valutazioni sul titolo Boyd Gaming, multinazionale di Las Vegas che è prossima a lanciare la propria poker room online in Nevada, in partnership con Bwin-Party. MS ha previsto una crescita fino a 12$ per azione. A seguito dell'analisi, il titolo di Boyd è cresciuto del 10,37%, per un valore di scambio di 9,05$.

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Morgan Stanley, nella sua analisi, ha espresso parere favorevole anche per MGM Resort International.

Il mercato del gambling online negli States, era valutato 5,6 miliardi di dollari, nel lontano 2006, prima dell'entrata in vigore della normativa federale UIGEA che vietava le transazioni bancarie verso i siti di gioco. 

Nel 2011, PokerStars, Full Tilt Poker e le altre rooms che operavano offshore dagli States, generavano una rake pari ad un miliardo, secondo uno studio congiunto delle Università di Amburgo e del Nevada.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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