Un EPT dal field di tutto rispetto
Correva l’anno 2011 e la stagione numero 7 dell’European Poker Tour a Berlino, in Germania, dove, segnatamente il 10 aprile, rimasero in gioco gli ultimi 17 left, tutti con la speranza di portare a casa una prima, sontuosa moneta da €825.000.
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A provare a mettere le mani su quel premio c’erano giocatori del calibro di Benjamin Wilinofksy, canadese, Max Heinzelmann, padrone di casa tedesco, il bielorusso Vlade Kursevich e Martin Jacobson, svedese.
I quattro appena citati avrebbero poi occupato i rispettivi primi quattro posti, ma la mano che vi andiamo a mostrare quest’oggi, capitò quando questo nugolo di campioni erano ancora lontani dal raggiungimento del final table e, soprattutto, c’era ancora in lizza l’olandese Joep van den Bijgaart, il quale chiuse poi settimo per un premio di €100.000 tondi tondi, anche grazie alla mano che vi andiamo a raccontare.
Il colpo
Il tavolo è bello frizzantino, Wilinofksy ha appena ricevuto una coppia di assi che lo ha messo nelle condizioni di balzare in testa al count dei 17 left e e si riparte con l’ultima mano prima della pausa del livello 15.000/30.000.
Ad aprire i giochi è il libanese Hakim con una Brodway Suited, q j da cut off, una mano più che legittima con estrema giocabilità post flop.
Da bottone agisce proprio Wilinofksy, il quale, con la sorpresa che sentirete anche dalla voce del commentatore James Hartigan, spilla per la seconda volta di seguito una coppia di assi.
Trapping is the way
Wilinofksy decide di flattare i 65.000 dell’apertura del suo avversario, non prima però di dare uno sguardo agli stack di due giocatori che occupano i blinds, regalando una tonnellata e mezzo di odds per la partecipazione alla festa di Joep van den Bijgaart che agisce da grande buio con a 9 .
Il flop è pirotecnico, 9 2 a e regala a larga mano soddisfazioni un po’ per tutti.
Il resto della storia è giusto che ve la godiate senza spoiler.
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