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Poker online: il Governo all’attacco delle rooms .com

Il Governo e il Ministero dell’Economia stanno cambiando strategia in merito alle rooms, ai bookmakers e ai casinò esteri che raccolgono gioco in Italia, senza la necessaria concessione riconosciuta dai Monopoli di Stato. Lo ha rivelato ‘Milano Finanza’: i risultati sembrano già tangibili.

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L’oscuramento dei siti non autorizzati, come era nelle previsioni, si sta rivelando una misura inefficace, facilmente aggirabile dal punto di vista tecnico sia dai gestori che dai giocatori.

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Così i funzionari del Ministero (nell'immagine in alto il neo Ministro Pier Paolo Padoan) hanno deciso di mettere sotto pressione le società che forniscono servizi ai siti sprovvisti di concessione. Il Governo italiano ha formulato un ultimatum a molti service provider ed altri intermediari.

Non è un caso che Playtech (proprietaria di iPoker) abbia mutato la propria politica interna, esortando le skin che operano sulla rete dot com a regolarizzare la propria posizione in Italia oppure non accettare più gioco dal nostro paese. Diversi bookmakers britannici di primo piano si stanno già muovendo da qualche mese.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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