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Rob Yong: "10 punti per cambiare il cash game e avvicinare gli amatori"

Salviamo il cash game online

Il Tweet di Rob Yong è una sorta di grido di allarme. E' intenzionato a rivoluzionare il cash game online per salvarlo da quello che definisce un viaggio senza ritorno. Troppi professionisti, troppi programmi, poco chiarezza in certi frangenti ed eccessivi escamotage per vincere in tutti i modi. Insomma una crociata vera e propria quella di Rob Yong. Da una parte la voglia di epurare un settore formato da troppe incognite e dall'altra, quella di avvicinare più amatori al cash game online.

 

Il suo primo tweet mette pepe alla discussione:

"Avvierò a breve il mio club di cash game su Partypoker e non chiederò alla azienda di apportare modifiche. Userò nuovi giochi e nuove opzioni. Non so in quanti condividono le mie idee su questa rivoluzione del gioco, ma spero di trovarne sempre di più. La strada da seguire è questa". 

Dopo questo primo tweet, arriva il secondo con il decalogo da seguire per completare la rivoluzione nel cash game online. Dieci punti fondamentali secondo Rob Yong.

Dai nomi reali al tavolo, alla lotta ai programmi

Rob Yong ha davvero le idee chiare su questo argomento ed elenca i 10 punti che non possono venire meno, se c'è il vero desiderio di riavvicinare amatori, neofiti e quanti altri al cash game online. Un settore troppo di nicchia negli ultimi tempi.

1- Nomi Reali

Basta Nickname, basta nomi in codice. Rob Yong pretende che ogni giocatore si sieda con il nome e cognome. Tutti devono essere riconoscibili e nessun soprannome può aiutare in questo senso.

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2- Vedere tutti i flop

Della Serie, "Pago quindi ho diritto a vedere il flop". Secondo Rob Yong tutti hanno diritto a vedere il flop in quanto stanno pagando per giocare. Basta 3bet, 4bet e 5bet. Basta gioco aggressivo almeno nel preflop. Spazio ai limp e ai call per poter vedere a buon mercato le prime tre carte comuni, senza incidere troppo sullo stack dei giocatori.

3 - Tools bannati

Se sei forte realmente non hai bisogno di programmi e dati statistici. Rob Yong dichiara guerra ai software nel poker, lasciando che ogni giocatore agisca in base alle proprie skill e al proprio istinto.

4- Guerra al Multi-account

La sicurezza del gioco online e del cash game, non può che passare dalla credibilità dell'azienda e dalla onestà dei giocatori. Secondo Rob Yong il Multi-account può essere combattuto e vinto. Tutti abbiamo diritto di sapere se stiamo giocando contro quella persona o meno. Nel caso in cui si tratti di un altro, l'azienda e la legge deve intervenire in maniera pesante per reprimere.

5 - Al diavolo i Solvers

Questo quinto punto è in simbiosi con il terzo. I solvers sono dei programmi che aiutano a trovare la soluzione GTO in determinate situazioni durante una mano. Inserendo nel programma i dati relativi alle proprie carte, al board e al range avversario il software ci indica l'azione che a livello teorico/matematico è più corretta. Tutte cose che secondo Rob Yong allontano gli amatori.

Niente Tank e tavoli short handed

Come abbiamo visto, i primi cinque punti del decalogo di Rob Yong vertono più sulla sicurezza del sistema che non su cose più strettamente legate al gioco. Nella seconda parte del suo decalogo, ci sarà sempre una parte dedicata alla sicurezza e un'altra più meramente pokeristica.

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6 - Divieto di Bot

"Io voglio giocare contro un essere umano e non contro un robot". Cosi ha affermato Rob Yong che lancia il suo assalto ai bot ai tavoli e chiede migliorie a livello informatico per impedire l'uso dei bot.

7- No More Tank

Per Rob Yong il gioco deve essere frizzante, con un ritmo altissimo e pochi momenti morti. Per questo motivo  vuol inserire pochissimi secondi per prendere decisioni, mettendo al bando quei "pensatori cronici" che allungano i tempi delle mani e del gioco in generale. Il gioco lento a suo avviso allontana chi si siede per giocare e divertirsi.

8- Tavoli Short Handed? No, grazie

Meglio un tavolo a 9 o 10 giocatori full ring, rispetto a tavoli 6-5-4 max. Questo il pensiero di Rob Yong sulla composizione dei tavoli nel cash game online. I tavoli con pochi giocatori sono troppo difficili per gli amatori e coloro che sono alle prime armi nel poker.  Non solo, ma raramente escono dei multi way pot ricchi. Delle serie piatto ricco mi ci ficco, spazio ai tavoli con almeno 9 players.

9 - Etichetta al tavolo

Fondamentale è anche il comportamento dei giocatori al tavolo, secondo Yong. Basta players che vincono un piatto e scappano su altri tavoli e basta offese in chat. Persone per bene prima di tutto e giocatori in grado di accettare la sconfitta, anche quando fa male.

10 - Sitout strategici da evitare

L'ultimo punto indicato sul decalogo riguarda la moda dei sitout strategici da parte di alcuni giocatori. Basta mettersi in pausa per studiare uno o più giocatori, o attendere che lo squalo del tavolo inizi a perdere denaro, oppure di attendere ancora giocatori meno forti. Il gioco è gioco e si combatte ad armi pari, senza trucchi.

Parola di Rob Yong.

 

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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