
Andrea Carini è uno dei giocatori più apprezzati del panorama pokeristico nazionale e non gli si può certo imputare la ricerca spasmodica dei riflettori e il suo modo di porsi è parso ai più sempre piuttosto equilibrato.
Il post su Facebook di Andrea Carini
Nella giornata di ieri, giovedì 4 marzo, Andrea Carini ha deciso di scrivere un post su FaceBook nel quale ha stigmatizzato alcune precisazioni su un paio di argomenti che scaldano spesso gli animi dei pokeristi.
La prima parte del suo intervento, verte su una frase che effettivamente si sente riecheggiare spesso negli ultimi anni e fa riferimento ad una sorta di “scontro generazionale” tra le diverse ondate dei grinder online, suddivise, più che per fasce di età, per momenti storici in cui i giocatori della vecchia guardia avrebbero fatto posto a quelli della new generation.
Il post di Andrea Carini comincia così:
-“Voi della vecchia guardia potevate vincere una volta” dicevano..non esiste una vecchia guardia ma dei singoli con delle motivazioni. Se uno che gioca da 15 anni trova gli stimoli e gli obiettivi, può fare meglio di un talento che gioca da 2 anni.”-
Il livello del com rispetto ai grinder del .it
La seconda parte dell’intervento di Carini, fa invece capo ad un altro luogo comune ( chi ci legge deciderà se congruo o meno ), secondo il quale generalmente il livello del .com è più ostico rispetto a quello del .it.
Riportiamo il testo integrale del post:
“Altra frase altra cazzata “il livello del .com è molto più duro” dicevano..anche qua non esiste un livello ma dei singoli e degli abi. Ad ora probabilmente il ratio fun player/regular è migliore sul .com..anche qua ogni tavolo/torneo e’ diverso dall’altro ma le balene più grosse sono fuori dal territorio italiano.
Quindi per favore le frasi fatte lasciatele a chi non se ne intende del giochino.
Come in tutti gli ambiti della vita, una situazione va analizzata di più nel singolo rispetto al globale..come disse un vecchio saggio “non è tanto importante quante mani vinci ma il giocarle al meglio!”-
Il post ha avuto tutta una serie di apprezzamenti prima e interventi poi, che hanno dato luce ad alcune riflessioni che anche il semplice lettore avrà certamente fatto, seppur evitando di intervenire alla discussione.
A chi vi scrive, più che esprimere un giudizio che interesserà il giusto ai nostri lettori, è parso che il post del piacentino fosse più un attacco a quel tipo di frasi fatte che non entrano nel merito delle argomentazioni e che passano spesso come una sorta di scorciatoia per analizzare in profondità le pieghe di una discussione che rimane sempre e comunque molto interessante.
E voi cosa ne pensate?