La giungla delle app e delle poker rooms private continua a regalare spunti di cronaca tutt'altro che edificanti, a testimoniare che dare soldi in mano ad agenti e pseudo amministratori di siti non regolamentati rappresenta un rischio molto alto per i giocatori. Lo scam può essere dietro l'angolo. E' notizia di poche ore fa che il poker club privato Fox Poker è fallito.
I crescenti problemi di cash out sono diventati di difficile gestione per la proprietà del sito negli ultimi 6 mesi, a tal punto da dover chiudere tutto.
Le accuse: un amministratore di Fox Poker ha creato chips virtuali per $1,5 milioni senza coperture
Alex Shelow, uno degli amministratori, ha dichiarato pubblicamente che la carenza di liquidità è dovuta ad alcuni giochi di prestigio dell'altro manager del sito A.T. (non pubblichiamo ancora nome e cognome perché questa versione dei fatti è tutta da dimostrare) che ha aggiunto $1,5 milioni di chips virtuali senza però copertura finanziaria, creando quindi un buco.
A.T. quelle chips se le è giocate ai tavoli e le ha perse tutte. Non esistendo quel denaro, gli altri players non sono riusciti a fare cash out delle vincite. Un gran bel pasticcio che ha mandato in fallimento tutto.
Negli Stati Uniti la notizia della scomparsa di Fox Poker sta facendo il giro di tutti i forum nelle ultime 24 ore. E' stato uno dei primi club privati online, attivo dal 2015. Funzionava con un software open source molto diffuso sul web (PokerMavens prodotto dalla software house Briggssoft, totalmente estranea alla vicenda).
La denuncia di Alex Shelow verso un suo collega
L'annuncio ufficiale della chiusura è avvenuta su Facebook con un post, da un altro degli amministratori del sito, Alex Shelow, prima di essere cancellato dopo poche ore.
Il proprietario di PokerFraudAlert Todd "Dan Druff" è riuscito a fare uno screen del post , attribuendolo a Shelow e accusando l'altro amministratore A.T. come responsabile del grave ammanco.
"Fox è stato chiuso con effetto immediato", ha dichiarato nel messaggio, Shelow. “A. T. ha disattivato il suo account Facebook personale e chiuso il sito. Sto scrivendo per fornire le informazioni a nostra disposizione a tutti i giocatori che meritano risposte.
“Circa 6 mesi fa A. T. ha iniziato a giocare su alcuni account. Sappiamo che questi account erano grapes15 e DIAMONDHANDZ. Ricaricava gli account in un modo che gli altri amministratori non erano in grado di vedere. In questo modo le chip venivano aggiunte alla liquidità del sito.
Ad aprile i prelievi in cash hanno subito un drastico rallentamento. Abbiamo iniziato ad indagare e abbiamo notato che A.T. ha inserito un flusso di $ 1,5 mm in chip sul sito.
Quando gli high stakes (limiti 20/40) erano in corso, A.T. ha detto agli altri amministratori che alcuni nuovi giocatori russi (di cui ce n'erano in realtà alcuni) stavano inviando grandi quantità di Bitcoin, una scusa che ha posticipato le nostre verifiche. Andy aveva creato molte chip senza deposito. Purtroppo non avevamo alcun potere di supervisione per prevenire queste azioni. Utilizzando i log sul sito beta, alla fine siamo stati in grado di dimostrare che quegli account alias appartenevano a A.T..
“Ben, Chris, Barry ed io abbiamo dovuto prendere una decisione difficile su cosa fare. Nel tentativo di garantire che tutti i soldi fossero pagati, abbiamo mantenuto il sito in funzione piuttosto che rischiare e chiudere il sito subito.
Speravamo di poter rendere il sito talmente redditizio da iniziare a coprire il deficit di 1,5 mm. Ho inviato personalmente oltre $ 150.000 nella speranza di rimediare e tornare alla normalità. Nelle ultime settimane i cash out hanno subito un rallentamento ancora più evidente ed abbiamo capito che la fine era vicina. Il sito l'abbiamo chiuso per prevenire ulteriori danni ai giocatori".
“Ad A.T. è stato semplicemente dato troppo potere/responsabilità. Molti di voi hanno visto che lui era attivo per 20 ore sul sito. Era l'unico con accesso al server. Ha curato la contabilità per il sito e le cose sono sfuggite di mano. Oggi, finalmente, ha chiuso tutto. C'è una pagina con un indirizzo BTC per ricevere i prelievi, ma in questo momento non ci aspettiamo di recuperare denaro. Se dovesse succedere, il denaro sarà distribuito ai giocatori in modo trasparente ed equo".
Lo stesso messaggio appare in un thread 2+2 dedicato al fallimento del famoso poker club privato. L'ennesimo incidente (fatale) di percorso nel mondo delle app e dei siti non regolamentati che operano senza alcuna licenza.