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Rapina a mano armata in sala da poker: nuova moda in USA?

Due fatti di cronaca simili nel giro di pochi giorni mettono un filo d'ansia in molti appassionati di poker statunitensi. Due rapine a mano armata in sale da gioco private, una durante una partita (a sua volta illegale, ndr) di cash game, l'altra durante un torneo privato con appena 20 persone.

Ricapitoliamo i fatti per capire meglio cosa è successo:

Il 5 ottobre scorso, ad Oklahoma City, due banditi armati fanno irruzione in un club all'interno del quale si stava svolgendo una serata di cash game con oltre 20 partecipanti su più tavoli. I malviventi, dopo aver fatto sdraiare per terra i malcapitati players e sequestrato loro i telefoni cellulari, hanno alleggerito i loro portafogli, hanno preso tutto il denaro presente nella room e si sono dileguati con oltre 12mila dollari di "malloppo".

La cosa che rende un pò paradossale il tutto è che il poker è vietato dalla legge dello stato dell'Oklahoma, ma i 22 players vittime del furto con aggressione non saranno - a quanto pare - perseguiti per gioco d'azzardo.

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Pochi giorni fa accade un altro episodio simile ad Heidelberg, una cittadina vicina a Pittsburgh. Stavolta, se possibile, lo scenario è ancora più grottesco. Durante un torneo privato in un club della cittadina della Pennsylvania, una banda di uomini armati fa irruzione. A differenza della rapina precedente, qui addirittura c'è una persona ferita, tra le 20 che stavano partecipando allo sfortunato evento. I banditi poi scappano con un quantitativo di denaro che il capo della polizia di Heidelberg definisce "a good bit of cash", una bella sommetta. Peccato si trattasse di 1000 dollari...

Qui però sembra che il contesto sia per molti versi differente da Oklahoma City, e che stavolta potrebbe trattarsi di un'azione su commissione, con la complicità di qualcuno dei partecipanti. La persona ferita è infatti Sara Lazzari, organizzatrice dell'evento. Alla povera Sara è stato chiesto di fare un passo avanti, e poi è le è stato inferto un colpo alla nuca con il calcio di una delle armi in possesso dei banditi. Raccontata così, potrebbe davvero trattarsi di una bad beat molto mal digerita...

Ovviamente questi due avvenimenti non rappresentano una tendenza preoccupante o un qualche tipo di allarme reale. Ma certo, lo status di "clandestini" a cui sono costretti molti appassionati di poker in alcuni paesi (pensiamo alle recenti chiusure dei circoli in Italia ad esempio, ndr) rende una certa fascia di popolazione mediamente meno protetta da iniziative criminali come quelle che vi abbiamo appena raccontato.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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