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E se vi dicessimo che il poker non è affatto in crisi, e che invece la sua popolarità è in netta crescita? Potreste pensare che si tratti semplicemente della nostra opinione. Ma se persino il Global Poker Index rivela un aumento di quasi il 10% delle iscrizioni nei tornei di poker live, ecco che in questo caso due indizi fanno davvero una prova.
Ma entriamo maggiormente nel dettaglio. Secondo i dati del GPI, nel 2014 gli ingressi nei tornei "no re-buy" è aumentato per la precisione del 9,4%. Analizzando invece i numeri del totale di denaro raccolto per le iscrizioni ai tornei (senza distinzione tra freezeout e re-buy), la crescita è comunque del 6,7%, o del 5,2% al netto dei re-buy.
Il trend, abbastanza facile da intuire per chi segue un minimo l'andamento dei tornei di poker live, è preferire gli eventi low stake. Insomma, sale il numero di giocatori che si iscrivono agli eventi, ma diminuisce il buy-in medio. Prevale dunque la voglia di giocare, la passione, più che la volontà di centrare a tutti i costi un grosso risultato.
Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti: il WSOP Monster Stack (7.862 iscritti), l'Estrellas Poker Tour (Barcellona, 2.560 partecipanti), e parlando dell'Italia come non citare l'enorme successo avuto negli ultimi due anni dall'Italian Poker Open - non a caso un torneo da soli € 550 che però spesso garantisce montepremi da urlo.
A trainare questo boom del poker live ci sono i mercati sudamericani ed asiatici. Addirittura in Sud America la crescita è stata del 155% (52,57 milioni di dollari), mentre in Asia - al netto di un valore totale sceso del 4,2% - gli ingressi sono aumentati del 75%. Per quanto riguarda gli USA, quello rimane il principale mercato di riferimento: lì sono stati spesi il 58% dei dollari finiti nei tornei multitavolo.
Anche in Europa la situazione risulta rosea, secondo il brand creato da Alex Dreyfus: dal Vecchio Continente è arrivato il 28,9% di tutti i buy-in. Volano i tornei High Roller (da $ 25.000 in su), con un ottimo +15,3%, ma crescono nettamente nel 2014 anche i tornei low buy-in (fino a $ 500): +9% rispetto al 2013.
Dunque, come fa notare lo stesso Dreyfus, "ci sono sempre più recreational player", disposti a sedersi ai tavoli dei tornei multitavolo senza spendere grosse cifre. Questo, per il numero uno del GPI, è un segnale di come il poker si stia radicando sempre più nella cultura dei vari Paesi.