Il mercato dei giochi – e del poker online in particolare – in Italia è in piena evoluzione e dopo mesi di sondaggi ed offerte si profila una possibile fusione tra due colossi come Snai e Sisal.
A rilanciare l’ipotesi è lo stesso presidente di Snai Spa, Maurizio Ughi , a margine del convengo "Giochi pubblici 2.0", organizzato a Roma da Business International: “Da un punto di vista industriale – ha dichiarato ad Agipronews - il matrimonio con Sisal avrebbe un forte significato: siamo due società con forte esperienza nel settore giochi e competenze specifiche, che si completano bene. Sarebbe una buona soluzione, in linea teorica, ma non ci sono aggiornamenti né passi avanti per ora nelle trattative”.
E’ da mesi che si parla di varie offerte pervenute alla società di Porcari, anche dal fondo di investimento italiano Clessidra che è uno dei maggiori azionisti proprio di Sisal. Nelle ultime settimane erano sempre più insistenti le voci riguardanti l’unione con la società che gestisce il SuperEnalotto. Quest’ultima strada sembra quella più percorribile. In tempo di fusioni, come quella tra PartyGaming (PartyPoker) e Bwin (che controlla GDpoker), anche le società italiane si attrezzano a fronteggiare una concorrenza più qualificata, in un mercato sempre più aperto ed internazionale come quello dei giochi.
Nel poker online, l’operazione sarebbe agevolata dal fatto che sia Snai che Sisal fanno parte del medesimo network: iPoker di Playtech. Secondo i dati della raccolta mensile di agosto, i due brand raggiungerebbero insieme una quota di mercato superiore al 10%. Un bel trampolino di lancio per fronteggiare al meglio l’arrivo dei nuovi operatori e per valorizzare al massimo la raccolta nel cash game online.
Rispetto alle precedenti trattative, per la prima volta, Snai, dalle parole del suo presidente, si è dichiarata disposta ad andare avanti. “Si è parlato – ha concluso Ughi - per anni di una possibile fusione, ma forse non c'erano le condizioni per realizzarla. Ora la situazione è cambiata”. Più chiaro di così…