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WSOP 2015: Perati e Terziani si arrendono solo al final table nel Dratkings

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Altra nottata ricchissima di emozioni quella vissuta alle WSOP 2015, in particolare nell'evento #55 Draftkings, che ha visto due italiani raggiungere il final table: Mario Perati e Stefano Terziani. Purtroppo per loro, però, la corsa tra i finalisti non è durata a lungo... Vediamo il riepilogo della giornata per gli azzurri impegnati in questo torneo.

Event #55, Draftkings 50/50 No-Limit Hold'em

Erano in 28 all'inizio del final day e tra questi c'erano tre italiani: Mario Perati, Stefano Terziani e Walter Treccarichi, in questo rigoroso ordine per quanto riguarda lo stack. Il più corto era dunque "Cesarino90", che infatti resiste poche mani e viene eliminato proprio da Terziani: il grinder del .com vuole rilanciare da early position ma fa confusione con le chips e il dealer lo costringe a limpare; Treccarichi si ritrova A-10 poco più avanti e non può fare altro che pushare il suo shortstack di 90.000 gettoni ma quando la parola torna a "easylimp", c'è il call immediato con A-K. Nessuna sorpresa sul board e il professionista catanese saluta tutti in 23° posizione per 6.049 dollari.

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A questo punto del torneo, Terziani naviga agevolmente sopra le 500.000 chips, mentre Perati è scatenato e fa valere il suo big stack andando ad eliminare in successione Joao Simao e Brian Booth. Per i due italiani il final table è sempre più vicino e diventa quasi una certezza quando a 13 left Terziani manda a casa Irwin Dinsay. Con le eliminazioni degli americani Aaron Johnson (12°) e Joseph Barnard (10°) e quella dello svizzero Markus Brunner (11°), si giunge al final table ufficiale. Per Mario si tratta del secondo tavolo finale alle WSOP (il primo fu un 7° posto per 64.414 dollari nel 2012), per Stefano è il primo al primo tentativo in assoluto.

Per i due, però, i sogni di gloria durano poco. Dopo l'eliminazione di Michael Whitman in 9° posizione, infatti, Terziani si gioca il colpo più importante del torneo pushando con una coppia di Cinque che va a sbattere contro gli Assi di Braband. Rimasto cortissimo, Stefano manda tutto con A-10 e trova il call di Perati che lo elimina con 9-9. Per "easylimp" un premio da 18.268 dollari.

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A quel punto Mario può contare su uno stack importante ma la fortuna decide di voltargli completamente le spalle: Tom Braband apre a 70.000, il nostro rilancia a 191.000 e l'americano pusha, vedendosi snap-callare. Allo showdown Perati mostra q q e il suo avversario k j . Il board è però beffardo4 4 7 a j e Mario si ritrova così a perdere il piatto che lo avrebbe reso chipleader.

L'eliminazione di Perati
L'eliminazione di Perati

Perati riesce a risalire la china quando manda tutto con K-10 e scoppia il K-Q di Matt Affleck, ma poco dopo perde un all-in con i suoi Sei che non ribaltano il pronostico contro la coppia di Jack di Mukul Pahuja e a quel punto, rimasto ormai corto, manda i resti con j 10 solo per vedersi chiamare dall'A-K di Derek Gomez che centra subito un K sul flop, sufficiente ad eliminarlo in 7° posizione. Per lui 23.650 dollari.

Due eliminazioni che fanno male, soprattutto perchè Perati era stato protagonista di questo torneo fin dal Day 1 e quello scoppio subito dal K-J di Braband è una delusione molto pesante da digerire. Il diretto interessato, da vero professionista, è invece apparso sereno in ogni momento della diretta streaming e al movimento italiano del poker non resta che gioire nel vedere due giocatori italiani presenti allo stesso tavolo finale delle World Series Of Poker

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