Ci ha provato, Massimo 'Maxshark' Mosele, ad azzannare il Lucky Sevens delle WSOP 2015 come fosse una succosa bisteccona. Ma al primo vero affondo, purtroppo, l'azzurro ha trovato un osso troppo duro da masticare, che lo ha spedito alla cassa con un comunque più che ottimo 9° posto da $40.085.
Event #66: $777 LUCKY SEVENS No-Limit Hold'em
"Mi sentivo solo qui perché non c era quasi nessuno a seguirmi, ma voi da casa mi avete fatto sentire davvero in gran compagnia con un tifo enorme! Grazie .. Grazie a tutti! Finisce così una lunga, emozionante, avventura!!
Non sei mai contento finché non vinci l'heads-up, ma bisogna essere onesti e stare con piedi a terra, e anche se ovviamente son amareggiato di uscire per primo dal tavolo finale ufficiale sarebbe ridicolo lamentarsi che al primo push da cutoff, con una mano decente, trovo subito dopo una mano che mi domina....
Bisogna essere onesti e dire a se stessi "ma quanto hai già runnato per essere arrivato lì??" ...quindi son un po' giù ma contemporaneamente soddisfatto ...ora è tempo di ricaricare energie e quindi ecco che faccio perché domani c'è il Main e mi tocca ritornare in quel tavolo a novembre… CIAO ITALIA !!!"
Questo il commento di 'Maxshark', postato sul suo profilo Facebook, al termine del torneo da ben 4.422 entry che lo ha visto issarsi fino al 9° posto. Un comprensibile misto di soddisfazione per essere arrivato così in alto in un torneo dal field davvero enorme, e di delusione per essere arrivato così vicino al braccialetto.
Quando parla di fatalità, Mosele non scherza affatto. Praticamente viene eliminato nella prima mano giocabile (e giocata) al tavolo finale, quando con K-Q off manda i (pochi) resti da cutoff. Lo chiama David Yu, che evidentemente ce l'ha con gli italiani, con una mano che domina quella di Massimo: A-Q. Il board è 6-9-J-J-8 e finisce così un sogno chiamato braccialetto.
10° posto per Bao Nguyen, eliminato con A-8 dal J-T di un Jeffrey Dobrin fortunato a chiudere una scala al river. 8°, invece, per uno dei favoriti - almeno per il curriculum - e cioè Matt Matros: il suo J-J si scontra con la coppia d'assi ancora di Yu e con un board che non gli porta alcun tipo d'aiuto.
Una posizione più su per John Zimmerman, fatto metaforicamente fuori dall'A-J di John Gallaher, che parte dominando il J-6 dell'avversario e resiste anche al board. Gallaher però non dura ancora molto, visto che è lui a uscire al 6° posto. Il suo carnefice è Faraz Jaka, che con K-Q trova una donna al flop, sufficiente a superare l'A-8 altrui.
Il domino continua, perché è proprio Jaka ad alzare bandiera bianca in 5° posizione, al termine di un coin flip in cui il suo A-9 non migliora contro la pocket pair di 4 di John Armbrust. Medaglia di legno per Jeffrey Dobrin, out al 4° posto: A-Q per lui, A-K per Berkowitz e board J-3-5-K-9. Bronzo invece per David Yu, giustiziere non solo di Mosele ma anche di Rocco Palumbo: su flop T-J-9, Berkowitz esce puntando e Yu completa un check-raise all-in. Call di Berkowitz con T-4, Yu gira Q-6 ma il suo progetto di scala bilaterale rimane tale.
L'heads-up si risolve nel giro di sei mani a favore di Connor Berkowitz, che elimina al 2° posto John Armbrust con T-9 contro 6-5: flop 5-8-2, turn T e river 7 decretano la fine dell'ultimo torneo ancora in corso Main Event a parte. Per Berkowitz arriva il primo piazzamento a premio alle WSOP, il primo tavolo finale e naturalmente il primo braccialetto in carriera.
- Connor Berkowitz $487.784
- John Armbrust $301.615
- David Yu $217.173
- Jeffrey Dobrin $160.496
- Faraz Jaka $119.606
- John Gallaher $89.890
- John Zimmerman $68.098
- Matt Matros $52.033
- Massimo Mosele $ 40.085
- Bao Nguyen $31.108