Actaru5 è il nuovo membro misterioso del Team pro online di PokerStars. Cerchiamo di scoprire il suo pensiero in questa intervista in esclusiva per Assopoker. Il player che vuol tenere celata la propria identità ha le idee molto chiare: per lui grindare è come un esercizio di libera impresa e non lascia nulla al caso, dai software alle poltrone ed i monitor, ogni scelta è ben ponderata.
Assopoker: Cosa vuol dire far parte del team online di PokerStars?
Actaru5: Il simbolino sull’avatar è motivo di assoluto orgoglio, significa essere stati scelti dalla migliore poker room del mondo. E, soprattutto, è uno sprone a fare sempre meglio.
Assopoker: Raccontaci il tuo percorso.
Actaru5: E’ iniziato molto tempo fa. Il primo obiettivo reale che ho perseguito è stato quello di raggiungere lo status di Supernova Elite, acquisito nel Novembre del 2009. Nel frattempo il livello di gioco è salito, in molti hanno iniziato la caccia alla sesta stelletta, e quindi è aumentato di conseguenza lo studio necessario a garantirsi la sopravvivenza ai sit con buy-in più alti. Per questo motivo è oggi necessario un mindset veramente di ferro per andare avanti nel modo migliore.
Assopoker: Quante ore al giorno giochi e su quanti tavoli contemporaneamente?
Actaru5: Non ho degli orari fissi. Diciamo che la giornata ideale prevede circa 9 ore di gioco, normalmente divise tra pomeriggio e sera. Di pomeriggio gioco abitualmente solo sit, e la sera aggiungo gli MTT, diminuendo il numero di sit. Gioco tranquillamente su un numero di tavoli che va da 12 a 20, ho punte molto più alte, ma non mi piace giocare su più di 20 tavoli per periodi di tempo troppo lunghi. La concentrazione scende inevitabilmente, e si perde la cosa più importante, che è il piacere di giocare.
Assopoker: Descrivi la vita da grinder. E’ una sfida fisica e psicologica? Come ti prepari alle lunghe sessioni?
Actaru5: La vita da grinder ha degli innegabili vantaggi rispetto ai lavori ‘tradizionali’. Alla fine è una libera professione, quasi un esercizio d’impresa. Quindi mi verrebbe da dire che è più rilassante della vita di chi lavora alle dipendenze di qualcuno. Si può gestire meglio il tempo libero, almeno in linea teorica. In realtà, così come l’imprenditore o libero professionista, si ritrova spesso e volentieri assorbito dal proprio lavoro ben oltre quanto possa immaginare. Così il grinder può spesso trovarsi ad inseguire obiettivi sempre più difficili, facendo gli straordinari. Per me il grinder è un imprenditore di se stesso.
Fisicamente, per quanto possa sembrare strano, può diventare ‘faticoso’. Seduti su una poltrona sembra un’attività di tutto relax, in realtà la continua concentrazione, i tavoli che si sovrappongono,ti asserviscono ad un continuo stress mentale, che tocca anche il fisico.
Assopoker: Ti servi di materiale particolare?
Actaru5: E’ importantissimo che l’ergonomia della postazione sia curata in ogni dettaglio. Nel mio caso, nella postazione ‘ideale’ (che non posso sempre utilizzare perché non gioco sempre dallo stesso luogo), prevede una poltrona molto comoda, Joypad wireless, e un TV Lcd o Led di generose dimensioni da porre ad una certa distanza, per un minore stress visivo. Ciò detto, non cambierei la vita da grinder con nessun altra attività. Il ‘grinder’ ha una flessibilità impagabile.
Assopoker: Che tipo di software di supporto usi?
Actaru5: Utilizzo Hold'em Manager e TableNinja, oltre ovviamente a Sit & Go Wizard. Hold'em Manager è estremamente utile per lo studio post sessione. Nei sit ad alto buy-in serve ormai a poco durante il gioco, in quanto la maggior parte dei giocatori è costituita da ‘regular’ ben conosciuti. E’ invece essenziale ai livelli bassi dove i giocatori random sono tantissimi, e ci aiuta dandoci una fotografia relativa al nostro storico con un giocatore che altrimenti non ricorderemmo.
TableNinja è essenziale per il multitabling. Lo considero un software davvero impagabile, capace di rendere la fruibilità di quella che è già di suo la miglior poker room del mondo, ancora migliore. Accoppiandolo al software XPadder, ci consente anche di utilizzare un joypad al posto del mouse, il che, per massare, è secondo me importantissimo; la sindrome del tunnel carpale è ormai un ricordo del passato grazie al joypad.
Infine, Sit & Go Wizard è indispensabile, insieme ad HM (dove è peraltro integrato), per lo studio post sessione.
Assopoker: Che consiglio di vita dai ai ragazzi che si stanno avvicinando al poker?
Actaru5: Il primo consiglio che vorrei dare è di non farsi abbagliare da facili chimere. Di non inseguire la speranza di vincite eccezionali affrontando buy-in eccessivi. Suggerisco di avvicinarsi a questo gioco per gradi, di iniziare ai limiti più bassi, e di confrontarsi col gioco cercando di batterlo, studiandolo in maniera approfondita, ad ogni livello.
Teniamo sempre presente che è un gioco di skill, ma il breve periodo è dominato dalla varianza, quindi è sempre necessario affrontare il gioco con la dovuta disciplina. Inoltre non scordiamoci questa parola: gioco. Stiamo parlando di un gioco. Per questo, bisogna considerare che la maggior parte delle persone si avvicinano al poker a scopo ricreativo.
Assopoker: Ai principianti che vogliono investire tempo e denaro, cosa ti senti di dire?
Actaru5: Consiglio di prevedere un budget da spendere. Esattamente come per qualsiasi altra attività ludica o sportiva. Considerare i soldi investiti nel poker come i soldi investiti per qualsiasi altro gioco. E, quindi, di non farsi prendere la mano oltre i limiti che ognuno di noi deve stabilire. Qualora poi si voglia affrontare il gioco in maniera più ‘seria’, bisogna abbracciare completamente il concetto di bankroll. La corretta gestione di esso rappresenta infatti la prima delle skill che un giocatore ‘professionista’ deve avere. Quindi salire piano piano, per gradi. Rendersi sempre conto delle proprie capacità e dei propri limiti. Investire eventualmente in coaching, e non smettere mai di farsi domande.
Assopoker: Qual è l’errore comune che noti con maggiore frequenza?
Actaru5: Ho visto tante persone giocare i sit da 100€ dopo aver versato 2000€ sul conto, e sull’onda magari di un iniziale raddoppio del capitale, sentirsi ‘invincibili’ per poi inveire contro avversari, software, e raramente contro se stessi, per risultati assolutamente normali che hanno riportato la ‘cassa’ (trattata erroneamente come ‘bankroll’) a zero. Questo è l’errore classico da evitare.
Assopoker: La domanda che i novizi ti chiedono con maggiore frequenza?
Actaru5: Spesso mi si chiede: ‘quanti buy-in dobbiamo avere per giocare un livello? E a questa domanda non c’è risposta a priori, in quanto dipende da una serie di parametri che non possiamo mai conoscere con precisione. Dobbiamo infatti tenere conto del livello di gioco, della nostra capacità relativa a quel livello. Sono dati che si acquisiscono con l’esperienza. E spesso ci vogliono anni, e non avremo mai dati assolutamente precisi, perché il gioco cambia continuamente. E anche noi miglioriamo (o comunque cambiamo) di continuo.
Se proprio vogliamo un ‘numero’, vorrei usare quello che si sente spesso, del ‘100x’, ovvero dei 100 buy-in, in una maniera leggermente differente. Ovvero, direi a chi ha iniziato da poco, e vuole affrontare un percorso da ‘grinder’: quando giochi ad un livello dove ti senti preparato, devi essere in grado di perdere 100 buy-in senza che questi ti facciano né caldo né freddo. Questa è probabilmente una base di partenza.
Assopoker: Qual è il segreto per andare avanti nel poker online?
Actaru5: Fatevi domande. Sempre. Non smettete mai di farvele. Tecnicamente ogni giorno ci sono tantissimi spot interessanti, tantissimi scenari da analizzare.
Assopoker: Il campione italiano che stimi maggiormente? E quello straniero?
Actaru5: Indubbiamente Simone Ruggeri. E’ un giocatore che ha un talento diverso da altri, ma che può portarlo ai massimi livelli. La sua qualità consiste nel farsi le domande giuste, ed ha la capacità di riuscire ad analizzare qualsiasi scenario in profondità. Io credo che possa competere con chiunque in qualsiasi tipo di gioco, basta dargli il tempo di studiarlo. Tra gli stranieri mi piace Daniel Negreanu.
Luciano Del Frate