Vanessa Selbst è stata una delle stelle del 2010, vincendo due grandi eventi live di livello internazionale. Ha appena trionfato nel Gran Final del Partouche Poker Tour bissando il successo in aprile del PokerStars NAPT Moneghan Sun. Uno dei suoi punti di forza è senza dubbio la grande umiltà e un atteggiamento molto realista sia al tavolo che fuori. Nonostante i trionfi inebrianti, Vanessa conferma nel suo blog, ancora una volta, di essere molto lucida nell’analisi delle sue performance.
Riavvolgendo il nastro del suo torneo, si è divertita ad elencare dodici colpi di fortuna che le hanno permesso di aggiudicarsi il primo premio. Vediamo i punti salienti della sua avventura in terra francese, raccontanti in prima persona dalla fortissima giocatrice di PokerStars.
1. Ho sentito parlare del torneo all’ultimo momento e sono riuscita a parteciparvi solo per una curiosa coincidenza: mi trovavo in vacanza a Barcellona un giorno prima dell’evento.
2.Sono riuscita a trovare un posto libero per miracolo nel day 1a, proprio nella giornata in cui giocavano i qualificati dai satelliti ed ho avuto molti di loro al tavolo.
3.Sono partita subito forte grazie ad una mano favorevole: ho K-Q ed il board è 7-9-2-J-T e affronto un giocatore mediocre che ha in mano un 8. Questo piatto mi ha permesso di incrementare il mio stack e di attaccare la chiplead fin dal day 1.
4. Nel day 3, al mio tavolo c’erano tre big stack tutti nei top 10. Il giocatore con più chips aveva posizione su di me ma è stato vittima subito di una bad beat contro il fish del tavolo.
5. Nel day 4, ho 4-bettato e 6-bettato all in con A-3 suited ma non ho mai trovato un avversario con una monster hand. E’ andata bene!
6. Nonostante la minaccia di scioperi in Francia, sono riuscita a ritornare a Cannes per il tavolo finale, senza alcun tipo d stress.
7. C’è stato uno scandalo: hanno scoperto un giocatore finalista (si riferisce Ali Tekintamgac, ndr) a barare ma sono stata una delle poche giocatrici a non averlo mai avuto al tavolo per tutta la durata del torneo.
8. Il sorteggio al tavolo finale è stato all’apparenza non favorevole per me. Avevo alla mia sinistra due buoni giocatori come Tobias Reinkemeier e Fabrice Soulier. Il tedesco è stato eliminato subito mentre Fabrice ha subito alcuni cooler e non ha potuto utilizzare il suo stack contro di me. Alla fine la mia posizione al final table è diventata propizia.
9. A proposito: ho piegato Fabrice grazie ad una mano scritta: io avevo 8-8, il francese K-T, su un board K-T-4-8.
10. Al final table mi sono imbattuta in una mano che mi poteva costare il torneo: K-K contro A-A, io ero sul bottone e il mio avversario sul cut-off. Eravamo rimasti in cinque. La dinamica pre-flop è stata molto aggressiva e la sua 4-bet mi ha insospettito molto, temevo che avesse A-A: era la prima mano dopo la pausa cena. Sul flop è uscito un altro A che ha salvato il mio stack. Alla fine ho foldato ed ho perso solo poche chips.
11. Nell’heads-up ho avuto delle buone carte al momento giusto e sapevo che il mio avversario avrebbe giocato in maniera molto aggressiva fin da subito. Così l’ho aspettato al varco senza bluffare.
12. Durante la pausa di due mesi, prima del final table, l’euro si è apprezzato rispetto al cambio con il dollaro: così ho vinto 150.000$ in più rispetto a settembre.
Vanessa Selbst conclude con grande equilibrio, da vera giocatrice professionista: “Quando subite una bad beat, dovete guardarvi indietro e pensare a tutte le volte che avete vinto grazie a colpi fortunati. Per voi sarà più facile accettare le mani negative. Le carte recitano solo un piccolo ruolo in questo gioco: molti altri fattori sono determinanti, come il vostro atteggiamento, la posizione al tavolo e la vostra situazione personale”.