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Poker live: 42 persone denunciate in Puglia

poker-liveCade anche la Puglia, considerata l’ultima roccaforte per gli amanti del Texas Hold’em dal vivo dopo la sentenza estiva della seconda sezione di Lecce del Tar. Evidentemente a Bari e provincia gli ufficiali della Guardia di Finanza la pensano diversamente dai giudici amministrativi, ed hanno deciso di compiere degli accertamenti a Locorotondo, vicino a Monopoli.

Il blitz - secondo il Corriere del Mezzogiorno – non è avvenuto però in un circolo ad hoc per il Texas hold’em, bensì in un locale pubblico ed il bilancio è pesante: 42 persone denunciate per gioco d’azzardo, 5.000 euro in contanti sequestrati, chips, mazzi di carte, segnaposto e bottoni. Dalle cronache non risulta che il locale sia stato sequestrato e potrebbe essere una conseguenza logica del fatto che, trattandosi di un pubblico esercizio, l'organizzazione dei tornei di poker non fosse un’attività prevalente.

Le Fiamme Gialle di Monopoli da tempo controllavano la sala oggetto di indagini; dopo numerosi accertamenti e appostamenti, hanno deciso di intervenire. Ad insospettire le autorità è stato il notevole flusso di persone che frequentavano il locale durante il week-end. I giocatori – secondo una ricostruzione di GiocoNews – provenivano anche dai comuni limitrofi.

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Non si conoscono però i particolari della vicenda che potrebbero essere decisivi al fine dell’esito giudiziale della vicenda, almeno sotto il profilo amministrativo. Secondo l’orientamento recente della sezione di Lecce del Tar della Puglia, in attesa della pubblicazione del regolamento attuativo della Legge Comunitaria, è ammissibile organizzare tornei di Texas Hold’em, seguendo però i rigidi canoni stabiliti dal Consiglio di Stato nel 2008, con limiti ben precisi: buy-in massimo 30 euro, divieto di rebuy e di distribuire premi in natura e non in denaro.

Il blitz avvenuto a Monopoli mette in guardia tutti i poker club della regione che ancora sono in attività, nonostante l’entrata in vigore della Legge Comunitaria del 2008. Una situazione molto complicata: alla luce del recenti fatti di cronaca, solo il circolo Club Royale di Lecce (che ha vinto il ricorso al Tar a luglio) può sentirsi al sicuro, almeno sotto il profilo amministrativo, se rispetterà rigidamente la linea tracciata due anni fa, dal Consiglio di Stato.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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