Disastroso ultimo trimestre nel 2015 per il poker online spagnolo sempre più verso il baratro: le revenues lorde sono diminuite quasi del 20% nel cash game rispetto al 2014, mentre i poker tournaments (nonostante la novità degli Spin and Go) fanno segnare un - 3,47%. Questo dati emergono dalla relazione ufficiale dell'ente regolatore spagnolo DGOJ e testimoniano il fallimento del mercato regolamentato iberico che oramai ha raggiunto dimensioni imbarazzanti.
In termini generali, il poker online perde il 12,5% delle gross gaming revenues (GGR) rispetto ai 12 mesi precedenti, passando da 16,63 milioni di euro a 14,42 milioni.
Un brutto tonfo se consideriamo anche il contesto favorevolissimo: il comparto online è in crescita del 44,5% rispetto al 2014 e il numero di giocatori attivi nell'ultimo trimestre è di 515.000, con un balzo del 44,7%. I depositi sono cresciuti del 39,7% ed hanno toccato quota 242 milioni di euro nell’ultimo trimestre.
Per il poker, il dato più importante è senza dubbio il confronto tra gli stessi trimestri 2014-2015. Negli ultimi tre mesi dell'anno scorso, le revenues lorde sono state pari a 14,56 milioni di euro in confronto ai 16,63 milioni del medesimo periodo del 2014 se sommiamo cash e tournaments.
Il poker ha ora un peso diverso nel gioco online spagnolo: copre solo il 15,4% delle revenues totali. I giocatori di cash sono il 17,5% in meno in Spagna. Più stabili i “regular” degli MTT (-4%).
Cambia anche il trend di mercato: dei 14,56 milioni di euro di entrate lorde, il 50% deriva dal cash e l'altro dai poker tournaments (Mtt e sit and go), grazie naturalmente alla popolarità degli Spin.
Se compariamo le revenues lorde nel cash game rispetto al 2014, il disastro è servito con un passo indietro addirittura del 19,90%. Uno dei trimestri peggiori della storia del mercato regolamentato spagnolo. In diminuzione anche i volumi nel cash: meno 17,4%.
All'apparenza l'unica nota positiva può essere l'incremento del 7,41% rispetto al trimestre precedente ma è un termine di paragone del tutto illogico: il terzo trimestre si riferisce al periodo estivo mentre il quarto ad autunno-inverno ed è noto che a dicembre si registra storicamente un picco per la chiusura dei vip system. Solo fumo negli occhi.
L'unica conclusione amara è che per quanto riguarda il poker online, il mercato regolamentato in Spagna rappresenta un vero e proprio fallimento, in particolare se lo paragoniamo agli altri giochi: i casinò sono più che raddoppiati (+104,33%) assestandosi a 22,63 milioni rispetto agli 11,08 del 2014. Bel balzo anche delle scommesse sportive (+55,79%) con GGR che sono passate da 34,29 milioni a 53,42 milioni. Stabili bingo e concorsi con revenues per 2 milioni.
Se il mercato nazionale iberico del poker era già debole prima, ora sembra del tutto in caduta libera, considerando l'elevata tassazione (25% della rake lorda) e la scarsa concorrenza, per gli operatori si fa sempre più dura.