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Massimo Mosele: "La mia carriera dalla pesca al trading al milione vinto con il poker online"

In settimana vi abbiamo riportato l'incredibile grafico di Massimo Mosele, professionista noto nel mondo del poker come "MAXSHARKK". Il player torinese ha voluto rendere pubblico il suo bilancio all-time per quanto riguarda MTT e Sit&Go, sbalordendo tutti con il profitto netto di 594.801 dollari. Considerando che questa cifra è solo una parte del suo incasso totale da quando gioca a poker, abbiamo contattato Massimo per fare un riepilogo della sua straordinaria carriera, analizzare la situazione attuale del poker e dare uno sguardo agli scenari futuri.

Ciao Max, bentornato su Assopoker. Abbiamo visto tutti il tuo pazzesco grafico da oltre mezzo milione di euro, ma so che in realtà non è tutto lì il tuo profit visto che manca quello derivante dal cash game online e dagli Spin&Go, più la relativa rakeback e i bonus . Ti va di dirci quanto hai vinto overall da quando giochi a poker?

Beh sì, il grafico riguarda solo i games tracciati da Sharkscope. In realtà ci sarebbero alcune vittorie importanti in due domenicali di Lottomatica e un paio di Highstakes su Ongame che non son stati riportati per circa 20.000 euro, perché in un certo periodo i dati non venivano tracciati. Inoltre il 95% degli Spin non viene tracciato ed ovviamente non è riportato neppure il grafico dei risultati del cash game. Overall, considerando profit + rakeback + classifiche/promo etc mi sto avvicinando al milione di euro di vincite complessive. Merito soprattutto del primo anno di cash game .it, quando guadagnai circa 200.000 euro dal nuovo boom, ovviamente con più traffico e un field nettamente più facili di ora.

Quando hai iniziato a giocare professionalmente avevi in mente di poter ottenere questi risultati oppure sei andato oltre le tue aspettative?

Ne ho preso coscienza pian piano. Ovviamente all'inizio no, come molti amatori e principianti ho dovuto fare molto da me, essendoci anche molta meno informazione. Attraverso Sharkscope e Holdem Manager capii che qualcuno vinceva costantemente e grazie a database come quello di Holdem Manager compresi che "il tutto truccato" era una favola, in quanto i campioni enormi di mani ti mostrano che sul long term tutti gli scontri avvengono secondo statistica matematica. Ciò che inganna è la nostra percezione naturale di alcuni momenti di bad run, che tendiamo a ricordare più di quelli di good run.

massimo-mosele-maxshark

Quindi all'inizio anche tu avevi il dubbio che tutto fosse "rigged"?

Sia bene inteso che anche io all'inizio avevo enormi dubbi sui server/software etc ma studiando ed informandomi capii che ero io che dovevo migliorare. Quindi è comunque comprensibile che molti principianti o amatori siano diffidenti dell'online, anche se ovviamente sbagliano perché poco informati. Quello che mi lascia perplesso, lasciamelo dire, non è che alcuni amatori abbiano dubbi ma che altri giocatori un pelo più presuntuosi (nonostante siano principianti e/o abbiano studiato poco/niente) si ergano a paladini della giustizia nel tentativo diallontanare i giocatori dall'online, inventandosi che i software truffino tutti e via di scorrendo. Ovviamente chiunque dica cose del genere non sa neanche usare Holdem Manager e quello che mi lascia allibito è che prima di scriver certe cose e far solo figuracce bisognerebbe informarsi, seguire i forum o star vicino a qualche professionista e chiedere informazioni. Non farsi condizionare da un altro amatore che si sente defraudato mentre in realtà fa errori plateali di gioco.

Nel corso degli anni hai giocato a qualsiasi tipologia di poker. Quale ritieni sia il tuo main game?

In carriera ho giocato tanto heads-up (sono stato per due anni in testa alle leaderboard mondiali) ma ho iniziato con i sng normal, poi ho massato i sng turbo vincendo l'Italian Poker Awards nel 2010, poi gli MTT, il cash e ora gli Spin. Non ho dominato qualsiasi disciplina ma le ho giocate un po' tutte ottenendo profitto da ognuna, credo per la mia abilità nell'adeguarmi alle strutture di gioco adattandone i range in base all'esigenza/situazione.

Se dovessi scegliere il mio main game dire il più tecnico, ovviamente, quindi Heads-up deep stack. Ma altrettanto tutte le tipologie di gioco dove le skill contano di più, anche se purtroppo tendono a sparire oggi.

A tal proposito, cosa pensi della direzione che sta prendendo il poker ultimamente?

Le discipline basate in gran parte sulle skills hanno vita breve perché la popolarità del poker è dovuta proprio al fatto che conta anche la fortuna e, sul breve, può vincere anche il principiante. Il principiante ha meno scampo nelle discipline più basate sulle skills e ovviamente sono quelle che ha abbandonato più velocemente.

Tuttavia penso che favorire il fattore fortuna nel poker sia solo una strategia delle poker room per far si che il denaro degli amatori venga speso maggiormente in rake che vinto dai professionisti. Anche se è comprensibile che un'azienda guardi i propri interessi, rendere il poker sempre più un gioco di fortuna e meno skill oriented è avvicinare il poker all'azzardo e penso che se uno voglia giocare d'azzardo possa già farlo con casinò, bingo, slot etc. Esasperare in questi termini, avvicinandolo ad un gioco sempre meno skill oriented, è degenerare il poker. Amo questo gioco fin dall'inizio perché è un gioco di abilità.

Molti professionisti si lamentano della popolarità degli Spin&Go e del dominio sul traffico nazionale (ma anche internazionale) di questa disciplina hyper turbo. Tu che idea ti sei fatto?

Li sto grindando dall'inizio e voglio partire dal presupposto che vincere ai tavoli senza mai aver preso un moltiplicatore superiore a 25 non è per niente facile. Vincere con gli Spin è difficilissimo per diversi motivi: strutture veloci, poche chips e molta varianza. Solo ottenendo tantissime chips a games si può avere un ROI positivo, ma questo ovviamente non basta sotto una certa soglia.

Puoi spiegare la questione con qualche numero?

Certo. Solo ad un roi lordo del 12/14% (60/80 chips di profitto atteso contro le 500 di partenza) si possono battere, perché la poker room trattiene circa 40/50 chips tra tasse, rake e l'accumulo di denaro destinato alle prime quattro fasce di super premi, quelli che ovviamente capitano rarissimamente e che potresti non "beccare" neppure dopo decine di migliaia di Spin&Go. Però, avendo giocato per anni i sng turbo e gli hu, giocare in un 3-handed con struttura veloce è nelle mie corde. Sul lungo periodo la fortuna non conta nemmeno negli Spin. Io tengo circa 70 chips a games. Il problema è che 50 vengono "mangiate" da rake e trattenuta per super-premi, quindi se solo fai un po' meno di profit per game sei breakeven e giochi per la room, per lo Stato e per "sculare". E per "sculare" intendo beccare una delle prime quattro fasce, che capita rarissimamente e che io non ho mai preso in 12.000 giochi.

Il grafico di Massimo per quanto riguarda MTT e Sit&Go
Il grafico di Massimo per quanto riguarda MTT e Sit&Go

Hai qualche consiglio per battere gli Spin&Go?

Dico solo che decidere di massarli senza usare Pokertracker e senza monitorare il tuo atteso è come correre una corsa in auto senza controlli né dei livelli dell'olio né del contachilometri... Diciamo che equivale a farlo un po' a caso. Bisogna essere consapevoli che anche se si vincono 40/50 chips a game (che è appunto un 8/10% lordo) il guadagno verrà praticamente eroso completamente dalla rake e dagli euro trattenuti dalla room su ogni Spin&Go per poter dare i super-premi ai pochissimi fortunati. Quindi per poterli battere sul longterm devi avere una profonda conoscenza dell'ICM e del gioco in heads-up. Ovviamente non può mancare un aspetto fondamentale: un mindset perfetto, perchè tendono a far tiltare.

In otto anni di poker hai vinto quasi un milione di euro netto. Qual è il tuo segreto?

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Non ci sono segreti. Ho una fortissima determinazione e tengo monitorato qualsiasi dato e numero in tutte le attività di cui mi occupo. Ho un grafico per quasi ogni obiettivo che mi pongo. Aiuta a mantenere il mindset saldo monitorando l'andamento, e il poter vedere che l'obiettivo si avvicina tiene alta la mia concentrazione e la mia voglia di fare. Ad esempio, ho fatto una dieta e pure per quella mi ero preparato un grafico excel con degli obiettivi di perdita peso nel tempo, aggiungendoci di fianco quanto in realtà perdevo giorno per giorno. Bene, in nemmeno 3 mesi ho perso 16 kg.

Cosa serve per essere un vincente nella vita, oltre che nel poker?

Il problema di molti è che non hanno costanza, determinazione e forza di volontà. Questi sono gli elementi importanti per essere un vincente in generale nella vita. Non esistono segreti, come ho già detto. Il tuo impegno deve essere quasi maniacale, in qualsiasi campo: solo così sei un vincente.

So che prima del poker avevi ottenuti risultati importanti anche in altri campi. Ti va di raccontarci qualcosa sul tuo passato?

Il poker è solo il mio ultimo passo. Sono stato tre volte campione italiano di pesca, poi nelle mie varie attività ho creato nove aziende in sette anni. Successivamente sono stato per due volte il miglior trader italiano e per una volta il migliore al mondo. Solo a quel punto è arrivato il poker, ma non credere che prima fosse tutto facile... Diventare miglior trader al mondo su Wall Street con 70 nazioni coinvolte e 70.000 traders con le palle quadrate è stata una soddisfazione enorme.

Come sei passato dal trading al poker?

Mentre lavoravo su Wall Street alcuni miei amici americani avevano iniziato a giocare a poker online e così, per scherzo, ci provai anche io. Partii dai tornei da 5$ mentre tradavo cifre a 5 cifre, quotidianamente. Era solo un passatempo.

Poi scoprii Sharkscope, scoprii che quelli che vincevano non erano robot ma erano semplicemente preparati. Li seguii perchè vincevano e studiai, tanto. Di forum non esisteva quasi nulla all'epoca, figuriamoci scuole di coaching. Feci tutto da solo, poi iniziai a giocare i Sit&Go normal da 10$, dopo due mesi i 20$ e 30$, dopo tre mesi i 50$, poi vincendo ai 50$ capii che poteva diventare un lavoro remunerativo, e tanto. Pian piano mi dedicai sempre di più al poker e nel giro di un anno ero primo al mondo nella classifica da 36$ a 100$ di buy-in in termini di average gain for game. Poi mi dedicai agli heads-up e dopo due anni giocavo stabilmente i 200$ e 300$. arrivando, anche in quel caso, a posizionarmi stabilmente nelle prime tre posizioni mondiali per la fascia di buy-in 101$-300$. A quel punto arrivai a giocare i 500$ ed i 1000$ heads-up sit&go quando ci giocava anche Olivier "livb112" Busquet, ma poi ci fu il divieto di giocare sul dot com e vennero spezzati i sogni di tutti i players italiani che volevano confrontarsi con avversari da tutto il mondo. Se non mi avessero vietato il .com chissà cosa sarebbe successo...

Non ti manca il mondo del trading?

Ogni tanto faccio qualcosa, seguo ancora i mercati ma ovviamente ho meno tempo per tenermi informato sulle aziende e seguire l'analisi tecnica. Perché anche nel trading è fondamentale la preparazione e se non lo fai bene ti fai molto male. Il poker dipende più da te, nel trading hai a che fare con truffe di società e di capoccia che fanno insider trading a gogo. Le banche, poi, sono comiche per come prendono in giro i consumatori dando i downgrade e dicendo di vendere quando è il momento di comprare (e loro per comprare ti dicono di vendere) e viceversa di comprare quando loro vendono. Insomma, il poker è un mondo dove puoi emergere maggiormente semplicemente grazie alla tua di testa.

Dall'alto della tua grandissima esperienza, consiglieresti a un ragazzo di dedicarsi al poker al giorno d'oggi? E in tal caso, da che specialità è meglio partire?

Sì lo consiglierei ancora, e lo consiglio anche ai tanti che lo fanno come passatempo. L'importante, però, è restare sempre con i piedi a terra. Cioè non mollare università, ad esempio, ma provare, studiare-studiare-studiare-studiare, informarsi e poi iniziare con umiltà. Solo poi, pensare di farlo divenire la propria attività principale. Chi lo fa per passatempo può unire il piacere di giocare a quello di poter avere dei risultati economici da aggiungere al lavoro principale, frutto del proprio impegno.

Il mio consiglio è di partire con gli MTT, dove il field è più morbido. Io stesso seguo personalmente alcuni giocatori che grindano i microlimiti cash perchè è una preparazione al poker giocato carte a terra fondamentale per il passaggio a essere un vincente negli MTT, dove la varianza è più alta ma il field più morbido. Sono giocatori che mi contattano personalmente perché vogliono crescere e che aiuto anche con accordi privati grazie alla mia ormai pluriennale collaborazione con Pokeryes. Attualmente sono disposto a prendere in considerazione qualsiasi proposta, proprio perché dopo tutti questi anni credo ancora fortemente nel poker.

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