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Tutti i record di Phil Hellmuth alle WSOP: braccialetti, ITM e final table

Al giorno d'oggi Phil Hellmuth gioca quasi esclusivamente i tornei del circuito WSOP, rinunciando a tutte le altre importanti tappe del poker live. Il professionista statunitense ha infatti dato una netta svolta alla sua carriera qualche anno fa, passando dall'essere il classico rounder impegnato in tutto il mondo per grindare gli MTT dal vivo, dagli EPT all'Aussie Millions alle tappe europee del WPT, al diventare un regular delle partite private del Nord della California. La scelta di Poker Brat è decisamente comprensibile: perché mettersi alla prova contro i migliori torneisti del mondo in un gioco ad altissima varianza, per di più dovendo sostenere spese non indifferenti tra viaggi e alloggio, quando a pochi minuti da casa c'è un home game con ricchi giocatori amatoriali provenienti dalla Silicon Valley?

In base a quanto scrive su Twitter, questa situazione rappresenta il punto fermo della sua carriera, ed è per questo che il campione americano si vede sempre meno in giro per i tornei. Gli unici a cui non potrebbe mai rinunciare sono quelli delle World Series Of Poker, circuito nel quale è il re indiscusso. Quando si pensa a Phil, infatti, viene subito in mente il record di braccialetti conquistati, che lui stesso sbandiera con orgoglio alla prima occasione utile. D'altronde chiunque sarebbe fiero di aver centrato 14 successi alle WSOP e anche se è vero che Hellmuth appare a tratti fastidioso nella sua autocelebrazione, è altrettanto vero che i suoi risultati sono senza ombra di dubbio sensazionali.

Dopo la conquista del primo braccialetto nel Main Event WSOP del 1989, Phil ne ha collezionati altri tredici. Nessuno ha fatto meglio di lui e il distacco dai suoi inseguitori è diventato negli ultimi anni sempre più ampio. Fino al 2007 deteneva il record di titoli vinti alla pari con il leggendario Doyle Brunson e con colui che sconfisse nell'heads-up finale del Main Event 1989, Johnny Chan. All'epoca tutti e tre conducevano questa speciale classifica con 10 successi a testa. Nell'estate del 2007 Poker Brat ha messo la freccia trionfando in un torneo di No-Limit Hold'em da 1.500$ di buy-in (premio di 637.254$). Quello fu il suo 11° successo e da allora nessuno è più riuscito a raggiungerlo.

Doyle Brunson ha infatti praticamente rinunciato a giocare i tornei. e Johnny Chan non ha mai più vissuto lo splendore degli anni '80 (quando vinse due Main Event consecutivi e chiuse da runner-up nel terzo). L'unico a porsi (anche pubblicamente) come il vero avversario di Hellmuth nella caccia al record è diventato Phil Ivey. All'epoca dell'11° successo del rivale, Ivey era fermo a quota cinque braccialetti, ma dal 2009 al 2014 ne ha conquistati altrettanti, portandosi a dieci. Consapevole della forza del rivale, Hellmuth ha dato veramente tutto negli ultimi anni ed è riuscito ad allungare vincendo un torneo WSOP e il Main Event WSOPE nel 2012 e mettendosi al polso il 14° braccialetto alle WSOP dell'anno scorso. Ora ha un vantaggio di tre lunghezze sul trio Brunson-Chan-Ivey. Questi i 14 titoli di Phil Hellmuth:

  1. (1989) $10,000 No Limit Hold'em World Championship $755,000
  2. (1992) $5,000 Limit Hold'em $168,000
  3. (1993) $1,500 No Limit Hold'em $161,400
  4. (1993) $2,500 No Limit Hold'em $173,000
  5. (1993) $5,000 Limit Hold'em $138,000
  6. (1997) $3,000 Pot Limit Hold'em $204,000
  7. (2001) $2,000 No Limit Hold'em $316,550
  8. (2003) $2,500 Limit Hold'em $171,400
  9. (2003) $3,000 No Limit Hold'em $410,860
  10. (2006) $1,000 No Limit Hold'em with rebuys $631,863
  11. (2007) $1,500 No Limit Hold'em $637,254
  12. (2012) $2,500 Seven-Card Razz $182,793
  13. (2012) €10,450 No Limit Hold'em Main Event €1,022,376
  14. (2015) $10,000 Seven-Card Razz $271,105

Anche se questi risultati gli danno tutto il diritto di definirsi il miglior giocatore nella storia delle WSOP, non è solo il record di braccialetti a rendere Phil Hellmuth la leggenda indiscussa di questo circuito. Il 52enne detiene infatti altri due primati assoluti, che rendono ancora di più l'idea della sua supremazia sulle World Series. Oltre ad avere il maggior numero di tornei vinti, Hellmuth ha anche il maggior numero di secondi posti. Dal 1992 al 2014 ha chiuso da runner-up per ben 10 volte, di cui tre solo nel 2011, un anno che sembrava stregato per lui. Queste tutti i suoi secondi posti:

2014 $1,500 Razz
2011 $50,000 PPC
2011 $10,000 Stud Hi/Lo
2011 $10,000 NL 2-7
2006 $5,000 NLHE
2002 $2,500 NLHE Matchplay
2001 $5,000 Omaha Hi/Lo
1994 $1,500 NLHE
1993 $5,000 NL 2-7
1992 $2,500 LHE

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Phil può anche essere definito come il giocatore più costante del circuito visto che nessun altro è riuscito a fare più piazzamenti a premio di lui. Dal primo ITM del 1988 (5° posizione in un torneo di 7 Card Stud) ha centrato i premi altre 114 volte, tenendo una media di più di quattro ITM all'anno. Per capire a fondo il significato di questo dato basti pensare che il suo più diretto inseguitore Erik Seidel ha 95 bandierine, venti in meno.

Infine, Phil Hellmuth detiene anche il record per il maggior numero di final table e di piazzamenti nella top 10. Per ben 58 volte ha concluso un torneo delle WSOP tra i primi dieci. Come abbiamo visto, in quasi metà delle occasioni (14 vittorie e 10 secondi posti) ha raggiunto l'heads-up finale.

Numeri straordinari di un campione tanto discusso quanto indiscutibilmente dominante nel circuito di poker più importante al mondo. E per le WSOP 2016 che inizieranno a fine maggio è lecito aspettarsi che queste statistiche vadano nuovamente aggiornate: Phil sarà schierato ai tavoli agguerrito come ha sempre fatto negli ultimi 27 anni.

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