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Alex Fitzgerald: "10 suggerimenti che non hanno nulla a che fare con il gioco"

Qualsiasi appassionato di poker che abbia letto l'autobiografia di Andre Agassi "Open" avrà trovato moltissimi punti in comune tra il tennis e il nostro amato gioco, soprattutto dal punto di vista psicologico. In particolare, risulta molto interessante il primo discorso che Brad Gilbert fece a un 24enne Agassi per convincerlo che era l'uomo giusto da avere al suo angolo.

All'epoca il tennista di Las Vegas era in un periodo difficile della carriera, perché dopo un avvio stratosferico non era riuscito a mantenere le altissime aspettative che pubblico e critica nutrivano nei suoi confronti. Sfiduciato, depresso e molto debole mentalmente, Agassi si rivolse a Gilbert chiedendo un aiuto per migliorare il suo gioco. Ma in quell'epico monologo che il coach statunitense tenne in un ristorante sul mare, non parlò mai del gioco, concentrandosi invece sulla questione mentale e attitudinale.

Brad Gilbert era noto per essere un tennista indecifrabile, in grado di vincere 519 incontri e 20 titoli in carriera pur giocando un tennis tecnicamente e stilisticamente tremendo. Il suo era un modo di giocare sporco, che non prevedeva grandi tecnicismi ma si basava interamente sul far sbagliare gli avversari. Non era Gilbert a vincere i punti, era colui che stava dall'altra parte della rete a sbagliare a causa delle sue palle brutte e del suo modo di muoversi e colpire sgraziato e imprevedibile.

Andrea Agassi e Brad Gilbert
Andrea Agassi e Brad Gilbert

Gilbert disse ad Agassi che il suo problema non era nel gioco, ma nell'approccio alle partite. Gli disse che si ostinava a giocare tutti i colpi alla perfezione, quando in realtà bastava giocare meglio dell'avversario. "Controlla quello che puoi controllare - ripeteva ossessivamente - non devi essere perfetto per vincere, basta essere migliore dell'avversario". In poche parole gli insegnò il significato della parola "underperformer", termine utilizzato per descrivere chiunque renda al di sotto di quanto potrebbe. Agassi lo ingaggiò come coach e negli anni successivi toccò l'apice della sua carriera.

Alex Fitzgerald è rimasto molto affascinato dal discorso di Brad Gilbert. Come ha raccontato sul suo blog, si rivede molto nell'ex tennista e coach perché ritiene di "non essere un Phil Ivey", ovvero di non avere un talento naturale. In altre parole, sa che per vincere deve giocare sgraziato proprio come faceva Gilbert. Più che essere lui a vincere le mani, deve fare in modo che sia l'avversario a perderle.

Ispirato dal libro "Open", Assassinato ha deciso di scrivere 10 consigli che qualsiasi giocatore dovrebbe seguire per diventare più competitivo ai tavoli. Come per il faccia a faccia tra Gilbert e Agassi, anche Alex Fitzgerald non parla del gioco, ma di tutto ciò che gli ruota attorno.

1. BEVI MENO

"Da qualche anno ho completamente smesso di bere. A un certo punto ho realizzato che non ero un giocatore abbastanza competitivo e bere non mi permetteva di entrare in gioco al 100%. Inoltre in famiglia ho tanti parenti che hanno lottato con la depressione, quindi perché non estirpare alla radice quello che potrebbe essere un problema? Un giorno mi sono accorto che non bevevo da moltissimo e sai cosa? Non mi era nemmeno mancato".

2. DORMI MEGLIO

"Pensate che vi dirò che è necessario dormire per otto ore filate ogni notte? Per chi mi avete preso? I migliori ricercatori dicono che sette ore è ciò di cui abbiamo bisogno. Utilizzate quell'ora che risparmiate per studiare".

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3. TROVA LA DONNA GIUSTA

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"Non sto dicendo di sposare la prima ragazza che trovate in discoteca. Ma se avete al vostro fianco una donna che vi aiuta e state con lei da anni, smettete di fare gli str***i. Molti uomini non vogliono essere monogami ma solo dopo che sei stato con la donna giusta per tanto tempo capisci perché tanti uomini sposati sono così vincenti".

4. RIMANI IDRATATO

"Otto bicchieri di acqua al giorno! Non posso nemmeno spiegare quanto faccia la differenza. Lubrifica gli ingranaggi del motore della vostra mente".

5. STUDIA, STUDIA, STUDIA!

"Il più grande torneista di tutti i tempi, Apestyles, dedica allo studio il 25% del suo orario lavorativo. Puoi imparare di più da una singola sessione di review che da un milione di mani giocate".

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6. ELIMINA DISTRAZIONI

"Ho bloccato Reddit, Twitter, Faacebook e Youtube per sempre quando lavoro. Me ne pento? Ovviamente. Ottengo di più? Ovviamente. È una di quelle cose che tutti sanno ma nessuno mette in pratica. Bene, io lo faccio e raccolgo i soldi che gli altri lasceranno per terra, e dovresti farlo anche tu".

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7. REGISTRA E PARLA DURANTE LE MANI

"Dovresti registrare la tua sessione con un software che catturi lo schermo. Non sei Spielberg, la qualità non deve essere eccezionale. Semplicemente registra ogni volta che giochi una mano e metti in pausa fino alla successiva. Se effettui un fold su cui hai dei dubbi, assicurati di averlo registrato. Quando hai finito di giocare, torna indietro e guarda tutte le mani con i commenti che hai lasciato mentre registravi. Rimarrai scioccato da quanto imparerai grazie a questa semplice operazione".

8. FAI ATTIVITÁ FISICA

"Non farlo per restare in forma o cose simili. Fallo per rilasciare lo stress. Fai qualche piegamento e qualche flessione. Fai una camminata o una corsetta. Non lasceresti il tuo cane legato a un albero tutto il giorno e allora non devi stare seduto alla tua scrivania tutto il giorno. Abbi un po' di rispetto per l'animale uomo".

9. GIOCA A LIMITI PIÙ BASSI

"Gioca ai limiti più bassi tra quelli che ti fanno ancora sentire la competizione. Quando perderai non starai mettendo a rischio le tue finanze o la tua salute mentale, ma sarai libero di diventare più creativo. Questo fa parte del giocare in modo responsabile".

10. FAI ATTENZIONE AI DETTAGLI

"Rifai il letto alla mattina. Fatti la barba. Sistemati i capelli. Metti il profumo. Indossa vestiti che ti stanno bene. Fai attenzione a quante parolacce dici in pubblico. Il modo in cui fai una cosa è il modo in cui fai qualsiasi cosa".

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