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Baretta (Ministero Economia): "si a liquidità internazionale nell'online e sui nuovi casinò i tempi sono maturi"

Nei prossimi giorni gli enti regolatori europei, in particolare i rappresentanti dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e i vertici dell'ARJEL francese, si incontreranno a Parigi per discutere di liquidità internazionale nell'online. Il periodo di stand still per la notifica alla Commissione Europea è andato a buon fine (scadenza 5 settembre 2016) e la Francia può ora mettere in atto la sua riforma nel poker online che prevede anche la condivisione con il field di altri paesi europei.

Ci sono tutte le premesse per arrivare ad un accordo. Decisi segnali di apertura arrivano anche da Roma, dal Ministero dell'Economia, per bocca del sottosegretario con delega ai giochi Pier Paolo Baretta che ad una domanda specifica ha risposto: 

“Il tema di fondo non riguarda solo il gioco, ma riguarda la fiscalità europea. Che ci sia un problema dove la gestione immateriale dei rapporti economici abbia bisogno di regole ben venga; e l’online in particolare, per la diffusione che ha, rappresenta - ha affermato ad Agimeg in un'intervista esclusiva - un elemento di frontiera. Mi pare una strada non semplice ma da praticare”.

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Si prevede quindi un iter complesso e lungo, ma l'obiettivo sembra chiaro. Baretta ha poi promesso: “Una riforma organica del settore del gioco pubblico in Italia ci sarà e vedrà la luce entro l’anno”.

Da parte del Governo sembra esserci anche l'idea di riformare il settore dei casinò, in vista anche di nuove aperture, come vi abbiamo anticipato nei giorni scorsi. “Il documento presentato - prosegue Baretta - agli enti locali costituisce un’agenda dei problemi. Ci sono un paio di cose che sicuramente non saranno realizzate nel breve termine: aprire un confronto con l’Unione europea sul tema della pubblicità e la riforma dei Casinò, che a mio avviso andrebbe accelerata. Però effettivamente è un tema molto delicato perché impatta non solo sulla riforma ma anche sul fatto che oggi i Casinò sono in crisi, sono pubblici ma di proprietà dei singoli Comuni. E poi c’è una spinta a nuovi Casinò che non può non inquadrarsi all’interno del ragionamento complessivo che stiamo facendo di riforma e di riduzione dell’offerta. Insomma lo vedo come un tema maturo”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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