Con l'occasione di ricordare una mano delle World Series of Poker giocata dall'amico John Bonetti, il Pro americano Phil Hellmuth ci dà qualche consiglio di base sullo smooth-call nel No Limit Texas Hold'em.
“Le WSOP 2011 sono dietro l’angolo e chissà mai che quest’anno non riesca a vincere il mio dodicesimo braccialetto. In base a come sto giocando ultimamente, credo di avere buone possibilità di farcela. Stavo pensando all’edizione del 1996 e a quando il mio caro amico e giocatore professionista, John “Bono” Bonetti, ha giocato un monster pot con il campione in carica Dan Harrington.
Con soli 26 player rimasti e con 1 milione di dollari di primo premio, Dan rilancia di 16.000 con k 10 e Bono opta per uno smooth-call con a a . Perché chiamare soltanto, in quello spot? Beh, era per incoraggiare Harrington a mettere più chips nel piatto quando John era largamente favorito per la vittoria. Era una trappola, in parole più semplici.
Sul flop 10 9 6 , Dan punta 35.000 e Bono vede ancora. Il turn porta un a ed Harrington pusha per 120.000 totali. Bonetti snap-calla e mi fa l’occhiolino girando il tris d’Assi. Game, set, match!

Ora, se Bono avesse 3-bettato pre-flop, Dan avrebbe certamente foldato la sua mano lasciando a Bonetti un guadagno di sole 16.000 chips. Dopo quel piatto, il mio caro amico ha concluso al terzo posto della classifica finale. Purtroppo, John ci ha lasciati nel 2008 all’età di 80 anni.
Quale lezione possiamo trarre da questa mano? Innanzitutto, diciamo che lo smooth-call serve a far pensare all’avversario che si è deboli e ad invogliarli a puntare ancora. Attenzione, però, perché non sempre tutto funziona a dovere. Non proteggere adeguatamente la mano significa permettere all’avversario di beccare la carta fortunata che gli consegni il piatto. Nel No Limit Hold’em non esiste una regola precisa che indichi chiaramente quando effettuare uno smooth-call.
Il momento ideale per piazzare una trappola è quando qualcuno rilancia con size decente e nessun altro ha già fatto call. Ovviamente, non è il caso che ci siano più avversari nel piatto che possano centrare quello che gli serve per vincere la mano. Un’altra buona occasione per smooth-callare con una big hand è quando siete in late position e nessuno ha già chiamato. In situazioni del genere, se rilanciate state chiaramente rappresentando forza e gli altri potrebbero foldare.
Uno smooth-call suggerisce invece debolezza e potrebbe indurre un opponent a raisare ancora. In conclusione, non è una mossa che potete usare spesso, ma quando ritenete che ci siano i giusti presupposti allora provateci pure.”