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Full Tilt: nessun rimborso in vista del 6 novembre in Italia

full-tilt-pokerFull Tilt Poker è di nuovo online ed è possibile giocare solo in modalità play for fun. Tutti i giocatori europei hanno accesso al proprio account ad eccezione dei players italiani. Entro il 6 novembre, è stato garantito il rimborso, ma per i clienti residenti nella Penisola rimane ancora un grosso punto interrogativo. 

Per francesi, spagnoli, estoni, danesi etc, sarà possibile - con l'uso di un semplice codice a 14 cifre - associare il proprio account di Full Tilt Poker a PokerStars ed i fondi verranno trasferiti in automatico. La medesima soluzione (come vi avevamo anticipato alcuni mesi fa) è stata proposta anche per i giocatori italiani. 

Al momento però – ci risulta – che il piano di rimborso sia al vaglio del Ministero e di AAMS e nessuna luce verde sia ancora scattata a Roma: è tutto in mano ai tecnici che stanno valutando la compatibilità della procedura con la normativa italiana

Il problema principale è che siamo dinanzi ad un precedente unico in Europa ed anche i legali più esperti hanno pochi riferimenti al riguardo. 

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In Francia esisteva FullTiltPoker.fr, mentre in Spagna, Belgio, Estonia e Danimarca i mercati interni non erano ancora stati regolamentati e non vi era una norma al riguardo che proibisse il gioco sul .com. Per questo motivo la red room operava senza infrangere alcuna normativa nazionale interna, al contrario del nostro paese.

L’Italia è stato uno dei primi mercati disciplinati e Full Tilt Poker dal 2008 non agiva in maniera consona con le leggi nazionali interne, essendo priva di concessione AAMS (operava con una licenza dell’AGCC). E’ questo il motivo principale del ritardo rispetto agli altri paesi. Di conseguenza, salvo miracoli dell’ultimo momento, il 6 novembre i giocatori italiani non potranno ancora ritirare i propri fondi. Rimaniamo in attesa di potervi fornire notizie più dettagliate nei prossimi giorni.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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