Full Tilt Poker, il ritorno. Come sarà il mercato del poker online con il ritorno della seconda room mondiale? Quali saranno le conseguenze dirette sui players (liquidità, rake, promozioni)? Come hanno reagito i mercati finanziari e quale futuro si prospetta per il settore e gli altri competitors?
Abbiamo già analizzato - in anteprima - nel dettaglio la politica del nuovo gruppo dell'Isola di Man per l'Italia ed il resto del mondo: in attesa della riapertura negli States (ne parleremo in seguito), Full Tilt Poker avrà una vocazione più internazionale e dovrà impedire l'accesso ai giocatori italiani, francesi, spagnoli etc.
Poker players: nuova liquidità
Iniziano con dei dati di fatto: a PokerStars.com l'operazione è costata complessivamente 731 milioni di dollari, così distribuiti:
- $ 547 milioni andranno al Governo USA (225 milioni dovrà versarli entro 6 giorni, il resto pagabili in tre anni)
- $ 184 milioni serviranno per il rimborso dei players di Full Tilt Poker extra USA che saranno rimborsati direttamente da Stars, nell'arco di 90 giorni.
In particolare, il Dipartimento di Giustizia (DoJ) statunitense restituirà circa 150 milioni di dollari (fonte: diamondflushpoker.com) ai clienti statunitensi. In altre parole, 334 milioni ritorneranno nelle tasche dei giocatori, ridando una spinta decisa alla liquidità su tutti i mercati, considerando che nell'ultimo anno (causa black friday e non solo) il traffico internazionale è diminuito del 16%.
Giocatori ricreativi
Gli analisti prevedono il ritorno sulla scena pokeristica di molti players 'ricreativi' (coloro che giocano per divertimento) che disponevano di piccole somme di denaro sulla red room e che sono rimasti scottati dal crack della room. Parecchi giocatori high stakes invece in questi mesi hanno continuato a giocare (in particolare su PokerStars.com e PartyPoker.com) ma entro tre mesi disporranno di bankroll decisamente più consistenti.
Players italiani
Molti giocatori italiani possiedono fondi non trascurabili sulla red room e tali ingenti somme saranno rimesse nel mercato .it, considerando che non sarà più possibile (come più volte detto) l'accesso a FullTiltPoker.com. Una manna anche per il mercato sotto il marchio di AAMS, in flessione anche a giugno con una diminuzione consistente mensile del 16% nel cash game e del 7% nei tournaments (-53,5% annuale per tornei e sit and go). Il rallentamento è dovuto in parte agli Europei di calcio e al periodo estivo, ma è comunque un dato da non sottovalutare. Rispetto a gennaio, ai tavoli cash si è giocato il 39% di meno. Questa nuova liquidità ridarà impulso all'action nel nostro paese nei mesi autunnali.
Stati Uniti: cosa cambia?Negli States, una regolamentazione del poker online è improbabile - a livello federale - considerando che non ci sono le basi politiche ed i numeri favorevoli del Congresso. Però il maggiore potere di spesa da parte dei giocatori darà più slancio ai tornei live e naturalmente ai tavoli cash nei casinò. Molti grinders inoltre si sono già trasferiti in Canada, Costarica, Messico, Malta e Gran Bretagna e ritorneranno a giocare sulla red room.
PokerStars e Full Tilt Poker hanno ottenuto dal Dipartimento di Giustizia la 'non opposizione' pregiudiziale per il ritorno negli States. E Stars farà di tutto per recuperare i 731 milioni investiti nella costosa operazione e rientrare dalla porta principale, magari con un nuovo brand (Full Stars?) studiato ad hoc. Si prevede una dura battaglia con la lobby del Nevada guidata da Caesars e MGM.
Fine prima puntata – continua
Nella seconda parte vi sveliamo in anteprima quali saranno le nuove politiche sul rake, le soluzioni che potrebbero essere adottate per i Vip System, la posizione sui punti fedeltà accumulati su Full Tilt Poker, la sicurezza e la reazione dei mercati finanziari.