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La Global Poker League promossa a pieni voti da "Forbes"

Il grande pubblico ancora stenta un po' a innamorarsene, anche perchè non ha ancora visto la luce. Ma la Global Poker League, che tra poco meno di un mese vivrà lo storico momento del primo draft di sempre, continua a collezionare pollici in su.

L'ultima benedizione è particolarmente significativa perchè arriva da Forbes, prestigiosa rivista statunitense di economia e finanza, che dedica alla nuova creatura di Alex Dreyfus un interessante articolo dal titolo (tradotto): "ecco come il poker sarà reinventato nel 2016".

Il nuovo logo della Global Poker League circondato dai loghi dei team
Il nuovo logo della Global Poker League circondato dai loghi dei team

L'analisi, a cura di Darren Heitner, è abbastanza sintetica ma coglie tutti i punti-chiave nell'evoluzione del mercato che ha portato alla mossa della creazione di questa lega. "La necessità aguzza l'ingegno" recita l'incipit, dando già un taglio piuttosto chiaro al ragionamento che seguirà.

Heitner fa un rapido excursus sulla nascita del poker online come business, dal boom dell'exploit di Moneymaker fino alla bolla del Black Friday del 15 aprile 2011, ovvero quando "l'economia del poker ha iniziato ad annaspare".

Quel modello di business - che aveva permesso un boom senza precedenti - non valeva più, o almeno veniva azzoppato per sempre ma non è mai stato sostanzialmente rimpiazzato. Così l'interesse va scemando, e a corredo di ciò Heitner porta i dati relativi agli ascolti di ESPN per le WSOP: il Main Event 2015 ha avuto 1,15 milioni di spettatori, ovvero l'1% in meno rispetto al 2014 ma ben il 7% in meno rispetto a due anni prima. Dati alla mano, era dal 2012 che gli ascolti non scendevano così in basso.
Questo, secondo il parere del giornalista di Forbes, rappresenta già una ragione più che lecita per tentare di dare una scossa, ma il dato che più conforta sulla bontà della mossa di Alex Dreyfus è un altro.

Secondo un sondaggio commissionato da Repucom, il 24% dei cittadini americani si dichiara "appassionato di poker". Di questi, l'81% dichiara di guardare volentieri i tornei di poker live, con il 43% che preferirebbe guardarli in TV mentre il 22% sceglierebbe di guardarli in streaming online. Ne consegue che, nonostante la crisi del mercato e di come è tuttora strutturato, l'audience potenziale per il poker sarebbe altissima.

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Ecco perchè Forbes trova opportuna e tempestiva l'idea di Dreyfus di "sportivizzare" il poker, e quel mantra che l'imprenditore francese ripete sempre, ovvero la necessità di passare da una "gambling experience" a una "fan esperience".

The-Cube

In questo senso, la creazione di una lega che mutui le caratteristiche delle leghe professionistiche americane è un'idea vincente. Heitner considera azzeccate anche le scelte dei nomi e dei loghi dei team in ottica di merchandising, ma anche l'idea del "Cube": tecnicamente, esso dovrebbe rappresentare non solo il teatro dei match della Global Poker League, ma anche il mezzo che "teletrasporta" il poker verso una nuova era: sul Cube sarà infatti possibile acquistare spazi pubblicitari, che non sarebbero di poco conto in quanto si tratta di uno spazio che ospiterà il climax di tutte le partite della lega.

La benedizione di Forbes sulla Global Poker League è dunque arrivata. Fra qualche mese sapremo se giungerà anche quella del pubblico.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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