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La sconfitta di Marine Le Pen in Francia "rafforza" la liquidità condivisa: il Regno Unito però non aderirà

Dopo gli incidenti di Brexit e Trump, questa volta i bookmakers ci hanno visto giusto nelle elezioni francesi: le quote su Marine Le Pen erano state tenute ben al di sopra (circa il 10% di possibilità alla candidata di estrema destra) della soglia prevista dai sondaggi (40%) e risultati finali (circa 34%) hanno premiato questa linea molto audace che ha consentito agli allibratori di raccogliere molto gioco sul candidato perdente.

Elezione Macron: conseguenze sull'e-gaming

L'elezione di Macron alla presidenza francese ha diverse ripercussioni positive anche sugli equilibri delicati del mercato dell'e-gaming europeo. Prima di tutto, se fosse andata all'Eliseo Marine Le Pen, molti ambiziosi progetti portati avanti in questi anni con sagacia dall'Arjel (l'ente regolatore per il gioco online francese) sarebbero andati in fumo.

Come sappiamo Macron è un convinto europeista, al contrario di Marine, e per questo motivo è facile dedurre che il progetto della liquidità condivisa nel poker online con Italia, Portogallo e Spagna è al sicuro e l'Arjel rispetterà i tempi concordati per formalizzare l'accordo (entro l'estate del 2017). Da un certo punto di vista il progetto era stato messo nel congelatore proprio per attendere il risultato delle presidenziali.

 

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In caso di elezione di Marine Le Pen, il progetto sarebbe stato a forte rischio considerando il messaggio forte politico pro Europa che avrebbe rappresentato un mercato unito mediaticamente così esposto come il poker. Di sicuro, il progetto avrebbe subito una brusca frenata nei tempi di realizzazione.

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Brexit e il precedente negativo con la Gran Bretagna

La politica purtroppo ha un peso decisivo su questi aspetti. Pensiamo a Brexit. Fonti attendibili ci hanno rilevato che Italia e Gran Bretagna, fossero molto vicine nel concordare l'anno scorso un accordo per far accedere i nostri giocatori alla liquidità internazionale con il field dot com. Due settimane dopo, al referendum i britannici hanno deciso di uscire dall'Unione Europea e l'accordo è andato in fumo.

Matrimonio italo-francese

Così si è deciso di ripiegare sulla Francia che pochi mesi dopo (settembre) aveva ottenuto l'autorizzazione dall'Assemblea Nazionale. In questi mesi si è parlato molto di riallacciare i rapporti con la Gambling Commission di Londra, per sviluppare un doppio progetto di liquidità per i residenti UK ed in particolare aprire le porte anche alle piattaforme europee autorizzate con francesi, italiani, portoghesi e spagnoli.

Ma sempre nostre fonti ci hanno rivelato che le recenti tensioni tra Gran Bretagna e Unione Europea, nella complessa trattativa per l'uscita, hanno cancellato le residue speranze di vedere i britannici ai tavoli da poker europei. Arjel e ADM non vogliono (ed è comprensibile) presentare ai rispettivi Governi un accordo con UK in un momento così incerto dal punto di vista politico.

La liquidità si farà e la Francia sarà in testa, insieme all'Italia, Portogallo e Spagna. Nelle prossime riunioni degli enti regolatori, ne faranno parte anche Germania ed Austria, per uno scambio di informazioni e di dati molto utile. Ma con questi due paesi di poker ancora non se ne parla. I tedeschi non hanno regolamentato il mercato mentre gli austriaci hanno già inaugurato una piattaforma comune con la Finlandia.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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