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La Slovenia verso la liquidità chiusa? PokerStars vuole la licenza ma non ci sta... 888 rilancia!

Inizia a farsi più chiaro il quadro legale e normativo in Slovenia. Ma riavvolgiamo il nastro proprio per capire per quale motivo PokerStars.com alla fine abbia mollato in modo improvviso il mercato del paese dell'ex Jugoslavia, rinunciando a centinaia di grinder high rollers (parecchi italiani) che si erano trasferiti a Lubiana e Nova Gorica per sfidare il field internazionale.

La poker room, dopo le prime anticipazioni, ha rilasciato una dichiarazione ancora più completa: "La nostra speranza è di ritornare il prima possibile" afferma un portavoce di Stars.

"Continueremo ad essere sostenitori di un'attuazione della regolamentazione equa e coerente che risponde alle esigenze di tutte le parti interessate e comprende un forte impegno per la tutela dei consumatori, persone particolarmente vulnerabili in Slovenia".

"C'è già un quadro positivo in Europa per la regolamentazione dei mercati dell'online e PokerStars, al momento, possiede licenze in 12 paesi dell'Unione Europea. La speranza è di richiedere una licenza anche in Slovenia quando possibile".

La dichiarazione di PokerStars va letta tra le righe. Vi aiutiamo a capire: la Slovenia nel 2013 ha iniziato il lungo percorso per disciplinare il gioco online ed ha notificato la prima bozza di legge alla Commissione Europea.

Secondo PokerIndustryPro, le prime licenze dovrebbero essere rilasciate nel 2017, tra un anno (inizialmente si pensava nel 2014). Fino a marzo 2016 però nessuna modifica è stata presentata. Non si conoscono ancora i dettagli ma sembra che vi siano delle condizioni che rendano del tutto impossibile un ritorno in Slovenia.

Si parla infatti dell'idea assurda di una liquidità chiusa (pura follia in un paese da 2 milioni di abitanti), con aliquote fiscali molto alte e un numero di licenze limitato (solo 5).

In più vi è la concreta minaccia che il Governo chieda il rimborso delle tasse non versate: aspetto questo che deve essere valutato alla luce del principio di divieto di doppia imposizione, visto che PokerStars, in questo caso, ha  già pagato al governo maltese (dalla sede di Sliema gestisce il dot eu), visto che nel mercato sloveno opera con una licenza dell'MGA.

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Insomma, l'alternativa pare chiara: o la Slovenia cambierà la legge (ma le lobby del gioco terrestre sono molto potenti), oppure il ritorno di Stars sarà difficile solo da ipotizzare nei paraggi di Lubiana.

Nel frattempo, la seconda room mondiale, 888Poker prova a sfruttare questa situazione e propone a tutti i nuovi giocatori che si iscrivono dalla Slovenia, freeroll giornalieri con montepremi garantiti da 500€, più altre promozioni adatte ai giocatori occasionali (bonus di primo depisto di 88€).

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La maggior parte però dei players residenti in Slovenia sono professionisti che difficilmente si accontenteranno di grindare rinunciando alla liquidità di PokerStars. L'Austria rimane ad un passo ed anche Malta è molto vicina e ben servita dalle compagnie aeree.

MondoPoker è la rubrica quotidiana di Assopoker che vi presenta le principali news dei mercati europei ed internazionali di settore. Dagli aspetti legali a quelli di business.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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