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La Svezia cambia: dalla piattaforma monopolista unica di Svenska Spel alla liberalizzazione del poker online

Cade uno degli ultimi anacronistici baluardi monopolisti nell'e-gaming europeo: a seguito delle forti pressioni della Commissione UE le lobby nazionali del gioco sono state duramente sconfitte. Dopo la Grecia, anche la Svezia ha deciso di cambiare pelle ed ha dato il via alla liberalizzazione nel gaming online. Le prime licenze saranno riconosciute dal Governo nell'estate del 2018 e l'adozione effettiva del disegno di legge è prevista nei primi mesi del 2019.

Stoccolma ha già inviato il suo progetto di legge a Bruxelles per l'approvazione definitiva (la Commissione e gli Stati Membri avranno 6 mesi di tempo per inviare potenziali osservazioni). Il monopolio statale era finito nel mirino delle autorità comunitarie da tempo e gli svedesi avevano deciso così di cambiare politica in maniera radicale, cercando di sconfiggere le ultime resistenze delle lobby nazionali.

La legge prevede una tassazione del 18% sui profitti per le nuove società licenziatarie.

La situazione era al limite del paradosso. Solo nel poker online nella civilissima Svezia si era indietro di almeno 20 anni, con un'unica piattaforma statale autorizzata e gestita da Svenska Spel (tecnologia di IGT-Gtech). Risultato? Tutti i players continuavano a giocare sulle piattaforme offshore.

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La room nazionale era stata anche teatro di una delle più grosse truffe mai messe in atto nel poker online con la presenza massiccia di bot, scoperti successivamente, a testimonianza che spesso queste piattaforme statali sono solo più sicure a parole, ma non nei fatti.

Con questa storica liberalizzazione, la Svezia conta di recuperare l'enorme e potenziale gettito fiscale fino ad ora andato in fumo e l'aliquota del 18% pare equilibrata ed adatta ad attrarre gli operatori stranieri ed i players.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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