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Microgaming verso la chiusura dopo 16 anni: stop ad uno dei network storici del poker online

Microgaming chiuderà nel 2020: diciamo addio ad uno dei primi poker network storici, senza dubbio tra i più noti nei primi anni 2000 (l’apice della sua popolarità lo si è raggiunto nel biennio 2007-2009). In 10 anni però le cose sono cambiate. Pur servendo molte skin famose, nel 2019 MPN era diventato solo la 16esima rete per traffico nel cash game.

Un dato che testimonia un inevitabile declino, dovuto anche alla concorrenza asiatica (la rete cinese IDNPoker è diventata la prima al mondo) e alle restrizioni sulla rete internazionale, a vantaggio della regolamentazione dei mercati interni, ad iniziare da quello svedese che era senza dubbio uno delle maggiori fonti di traffico.

Oggi è arrivato il fulmine, non a ciel sereno, ma quasi… Considerando i numerosi brand coinvolti ancora nella rete, si pensava che il business per Microgaming potesse essere sempre sostenibile. Ed invece, dopo 16 anni di onorata attività internazionale (ha sempre operato principalmente sulla rete .com), l’azienda ha comunicato lo stop delle operazioni del proprio network.

Ma non è detto che Microgaming non provi a rimanere nel poker online con nuovi modelli di business, almeno a giudicare dalle parole del CEO di Microgaming, John Coleman, che ha rivelato di ritenere superato il concetto di network (ma a chiare leggere ha garantito che Microgaming continuerà ad investire nel poker, proponendo però un’offerta diversa).

Microgaming ha vissuto anni di crisi (soprattutto dopo la chiusura del mercato americano) che aveva superato con successo ed il suo rilancio era passato dal nuovo brand MPN.

Le comunicazioni delle skin ai giocatori

Ma la notizia di oggi è una definitiva sentenza: nel 2020, una parte romantica dell’industria del poker che conoscevamo, chiuderà i battenti. I giocatori clienti di MPN stanno ricevendo le mail di notifica che il circuito sospenderà le operazioni entro 6 mesi.

L’amministratore delegato di MPN Alex Scott, nel blog della rete, ha previsto “che il network cesserà le proprie attività nel secondo o terzo trimestre del 2020”.

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Ad inizio settimana, diversi rumors su questa clamorosa chiusura erano iniziati a circolare. Ma stamani, un membro del forum Two Plus Two ha pubblicato una mail ricevuta da One Time Poker, una skin che fa parte del network di proprietà di Microgaming.

“…. Ieri siamo stati informati da MPN che è loro intenzione interrompere il servizio del client di poker. Questa è una decisione globale che riguarda non solo One Time Poker, ma tutte le poker rooms del network MPN. Siamo obbligati a comunicartelo immediatamente. Lo spengimento non avverrà subito. Siamo stati informati che accadrà tra 6 e 8 mesi. Un meeting tra MPN ed i proprietari delle singole poker rooms della rete, avrà luogo domani (sabato) alle 11 nel Regno Unito”.

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Lo stesso CEO di MPN, Alex Scott, è intervenuto nella discussione sul forum. Il manager ha promesso a tutti: “nelle prossime ore ci sarà una mia dichiarazione ufficiale”.

I clienti e le skin più famose

Per il poker mondiale è senza dubbio una bella mazzata. Si tratta, pur sempre di uno dei network più in vista, con importanti brand coinvolti come le skin di bookmakers del calibro di Betsson, Betsafe, Grosvenor Poker, Paf, CoolBet, 32 Red, NordicBet e OlyBet. Questi sono alcuni dei principali operatori (tutti .com) ma la lista è lunga.

Cosa faranno questi brand? Pensiamo solo a Betsson. Difficilmente sospenderanno le operazioni nel poker online. Si trasferiranno in massa su iPoker?

Il 28 aprile erano state sospese le operazioni per RedKings Poker dopo 13 anni di attività (la skin era passata da iPoker a MPN nel settembre 2016). Nel 2014, MPN aveva perso una delle skin più importanti: Unibet (che ha creato la sua piattaforma indipendente). Un’altra mazzata era stata la sospensione del servizio della room storica tridimensionale PKR (per questioni finanziarie). I clienti di PKR sono poi stati rimborsati da PokerStars che ha voluto salvaguardare il poker online ed ha acquistato il software.

I motivi della decisione

Microgaming ha giustificato la drastica decisione che è maturata “a seguito di un’ampia revisione interna del portafoglio clienti e della strategia come fornitore di software, segnando la fine di un network che ha fornito ai giocatori di poker online esperienza di gioco uniche e divertenti per più di 16 anni. Nel periodo che precede la chiusura della rete (che sarà spiegata nel dettaglio sul blog MPN nelle prossime settimane), l’accesso ai tornei online, alle promozione ed i giochi di cash game rimarranno disponibili per i giocatori”.

“Il network è un modello di business superato ma rimarremo nel poker….”

Il CEO di Microgaming, John Coleman, ha commentato: “Il modello di network non si adatta più alla nostra visione strategica per il poker, e questo è il momento giusto per annunciare la chiusura, mentre ci concentriamo sulla redistribuzione delle risorse chiave e del personale in tutta l’azienda.

La rete chiuderà, ma questa non è la fine del poker su Microgaming, che è destinato a creare nuove esperienze di intrattenimento sempre più divertenti, aprendo la strada a contenuti di gioco di livello mondiale. In definitiva, questa mossa aiuterà l’azienda a raggiungere quella visione, mentre seguiamo una nuova direzione strategica per il verticale, i cui dettagli saranno rivelati a tempo debito”.

Nota bene: Microgaming non è da confondere con Microgame che è uno dei principali network italiani attivi. 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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