La dura presa di posizione della Commissione Europea, in merito all’inchiesta italiana ‘All in’ portata avanti in questi anni nei confronti dei poker players, apre a nuove logiche, soprattutto per gli specialisti di MTT live, in particolar modo per coloro che evitavano - per problemi fiscali - di giocare tornei all'estero.
E' ancora troppo presto cantare vittoria (bisognerà attendere comunque l’ordinanza o sentenza della Corte di Giustizia), il quadro però sembra lineare e delineato. Come lo era già, prima dell’improvviso avvio della nota indagine da parte dell’Agenzia delle Entrate. Vi sono dei principi in ambito europeo molto chiari. E ieri, la Commissione li ha ribaditi, ma non da un punto di vista politico, bensì tecnico. Come più volte sottolineato, il parere della Commissione Europea non è vincolante per la Corte di Giustizia, ma è un segnale forte.
Anche perché la giurisprudenza della CGE stessa è sempre stata in linea con quanto sostenuto da Barroso e soci. O meglio, Bruxelles ha citato proprio precedenti sentenze europee. Quindi? Non ci resta che aspettare, ma l’ottimismo dell’Avvocato Rosa (che difende Cristiano Blanco) è più che giustificato.
Se la CGE, come logica giuridica vuole, manterrà la medesima linea, i players italiani potranno tranquillamente giocare in tutti i casinò europei. E per i grossi eventi extra UE? Qui, il quadro si complica e tutto dipende dalle convenzioni bilaterali tra i vari stati.
Ad esempio, per quanto riguarda le World Series, il tema si fa sempre più caldo: in tal caso vi è un accordo bilaterale con gli States che i giocatori devono comunque tenere bene a mente, perché saranno comunque obbligati a dichiarare una parte consistente degli eventuali profitti maturati nei tornei all’Erario, salvo future pronunce rivoluzionarie.
Senza dubbio il fascino ed il richiamo degli MTT statunitensi è forte, ma non tutti potranno permettersi questo lusso e, considerando, il probabile via libera in Europa, i dubbi sono sempre più esponenziali, visto che vi saranno più alternative.
I big degli MTT hanno deciso di salutare l’Italia e di indossare colori azzurri, ma con residenza estera, spaventati in primis dall’inchiesta ‘All in’, anche se non potranno comunque sottrarsi dalla ritenuta alla fonte (30%) applicata nei casinò americani sulle vincite.