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Poker live, che confusione! Chiuso circolo a Modena per buy-in elevato

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Sabato sera, le forze dell’ordine hanno disposto la chiusura di un noto circolo di Vignola, in provincia di Modena. Si stava disputando, secondo quanto pubblicizzato su Facebook, un torneo con montepremi garantito da 10.000 euro e buy-in da 120 euro, con la possibilità di un singolo re-buy.

Il responsabili del circolo hanno confermato la chiusura e sui social hanno individuato le possibili ragioni del blitz: “per motivi riguardanti un buy-in superiore alle leggi consentite! In attesa di avere risposte concrete da dare ai nostri giocatori, speriamo che tutto si possa sistemare in breve tempo”.

Questa vicenda dimostra la confusione interpretativa che regna sovrana nel settore. Non vi è nessuna legge che stabilisce dei limiti. Quella del 2009 è stata abrogata dalla successiva del 2011.

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La Corte di Cassazione, nelle tre sentenze pubblicate, solo nell’ultima (quella del 20 giugno 2013) fa un chiaro riferimento alle quote d’iscrizione, stabilendo che il buy-in deve essere di lieve entità. Ma nei passaggi chiave della sentenza i giudici della suprema corte fanno più volte riferimento alla disciplina dell’online (dove il limite massimo è di 250 euro). Pertanto, senza un ulteriore intervento giurisprudenziale, diventa arduo poter stabilire un limite fisso.

L’attenzione dei giudici è volta più alla struttura del torneo che deve essere freezeout.

Ragionando in termini di legge, sembra più logico pensare che le forze dell’ordine siano intervenute per un altro motivo: la previsione di un singolo re-buy nel torneo, il cui divieto è espressamente citato nelle tre famose sentenze.

Il settore oramai vive nell’incertezza da oltre un anno dalla pubblicazione dell’ultimo provvedimento. Ed è paradossale che, nonostante l’intervento  della Cassazione, le forze dell’ordine e le Questure agiscono ancora, senza avere una visione unitaria della problematica legale. Non vi è uniformità interpretativa sul territorio, eppure la suprema corte si è più volte espressa sulla problematica.

Non a caso, in questi ultimi 12 mesi abbiamo assistito a continui blitz e puntuali assoluzioni e archiviazioni, con uno spreco di denaro pubblico e non solo.

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Si stanno verificando vicende paradossali. Addirittura, sabato sera, come riporta GiocoNews, in un'associazione a Livorno, dove  era in corso un balletto caraibico (!!!) sono intervenute le forze dell'ordine che hanno ravvisato anche la presenza di tavoli da poker (vuoti) all'interno del locale, ipotizzando un illecito.

Ma in questo caso, alcun tipo di accusa può essere sostenuta in un'aula di tribunale, considerando che l'articolo 720 del codice penale prevede che è possibile ipotizzare il reato solo se qualcuno "è colto mentre prende parte al giuoco di azzardo". 

Sembra chiara e necessaria l’esigenza della pubblicazione di una circolare da parte del Ministero degli Interni. Ed in questi giorni raccogliamo rumors sempre più insistenti – nonostante le parziali smentite di rito (con l’unica finalità di voler mantenere il basso profilo e non scatenare l’opinione pubblica) – sulla possibilità che tale atto interpretativo venga consegnato alle Questure nell’arco di pochi mesi.

E' un atto dovuto. D’altronde al Viminale non faranno altro che informare gli organi di pubblica sicurezza sulle linee dettate dalla Cassazione. Nulla di più, nulla di meno. Un passo in avanti ma nulla a che vedere con una regolamentazione compiuta.

E’ da chiarire come verrà gestita l'emanazione dell'atto interpretativo, da un punto di vista mediatico. Non scordiamoci che la circolare è solo un atto interno (un’informativa che il Ministero dà alle singole Questure). Il basso profilo sembra l’unica strada, considerando le pressioni dell’opinione pubblica. Ma la Cassazione si è espressa in maniera chiara e non è più possibile ignorare queste indicazioni.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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