Cresce il mercato legale del poker online ad aprile 2020, ma gli operatori italiani stanno vivendo uno dei momenti più difficili della loro storia, a causa del Coronavirus che ha paralizzato il paese e non solo: quasi la totalità degli eventi sportivi nel mondo è stata annullata. Abbiamo stimato che solo dallo sport (e dall’ippica) i mancati guadagni per i concessionari e per l’Erario potrebbero essere potenzialmente di 200 milioni di euro mensili (ne parleremo in un’analisi domani molto dettagliata nei numeri con dati storici che difficilmente possono essere messi in discussione), euro più ed euro meno circa 2 miliardi l’anno.
C’è poco da esultare. Bisogna tenere presente inoltre che quando si parla di poker online, ci riferiamo ad un mercato martoriato in questi anni, un gioco che ha vissuto una crisi senza fine da 7 anni a questa parte, per via della concorrenza spietata dei casinò online (vedi slot) e circoli di poker, per non parlare di scelte politiche poco condivisibili, come il sabotaggio della liquidità condivisa con Francia, Spagna e Portogallo.
Si tratta solo di una boccata d’ossigeno, le stesse gaming company non si illudono e sono consapevoli del minore potere di acquisto dei cittadini nei prossimi mesi, quando si prospetta in Italia una crisi economica importante. Le spese destinate all’intrattenimento diminuiranno senza dubbio.
Considerando anche le perdite ed i mancati guadagni nel mercato terrestre (pensiamo al mercato di slot, vlt e giochi a totalizzatore), per i concessionari si tratta di un periodo drammatico, nonostante la crescita dell’online.
Senza dubbio le gaming company che hanno investito nel settore del gioco remoto negli ultimi anni, diversificando, stanno gestendo la crisi meglio di aziende che invece hanno fatto di tutto pur di sabotare (anche fino a pochi mesi fa) un settore visto (a torto) sempre come un pericoloso concorrente, invece di una importante opportunità di business. Ed ora i nodi stanno venendo al pettine, anche perché questa crisi – agli occhi di molti esperti – sembra aver consolidato un trend (la crescita perpetua del mercato dell’online) visto che i consumatori stanno prendendo sempre più confidenza con l’uso di queste piattaforme. Lo spostamento costante dal live al gioco remoto pare inevitabile nei prossimi anni, a prescindere dall’emergenza sanitaria.
In questo Articolo:
Gioco online: un settore in crescita
Ad aprile, sono stati giocati su internet 3,3 miliardi di euro (in realtà si tratta di stesse somme scommesse in modo reiterato per effetto del riciclo delle vincite) ed una spesa di 130,5 milioni di euro, circa 98,2 milioni dai casinò online che sono cresciuti del 7% (mese su mese) e del 45% (rispetto al 2019). Ma di questo mercato ne parleremo a parte.
Poker online: l’incremento della spesa
Sembra tornare al 2011, nel suo momento di maggiore popolarità, il poker online con numeri interessanti, soprattutto a causa dello spostamento del gioco dalla sua versione live (principalmente nei circoli) al circuito legale online. E, a beneficiarne, è soprattutto l’Erario.
Per i tornei la spesa passa dai 16 milioni di euro di marzo ai 20,5 milioni di aprile (28,5% mese su mese) sempre secondo le stime di Gioconews, mentre nel cash game, il mercato è aumentato leggermente – mese su mese – da 10 a 11,7 milioni. E marzo è stato già un mese record.
Ma quello che a noi interessa è il raffronto anno su anno per capire realmente come sia cambiato il mercato.
Spesa tornei di poker
Nei tornei l’incremento anno su anno è stato del 206%, grazie anche al prolungamento dello SCOOP (il campionato online italiano).
- Aprile 2020: €20,5 milioni
- Aprile 2019: €6,7 milioni
- Aprile 2018: €6,6 milioni
Quote di mercato tornei aprile
- POKERSTARS 64,72%
- SISAL ENTERTAINMENT 6,17%
- SNAITECH SPA 5,69%
- EUROBET ITALIA 3,38%
- LOTTOMATICA POKER 3,15%
- 888 ITALIA 2,85%
- PLANETWIN 1,13%
- MULTIGIOCO 0,62%
- BWIN ITALIA SRL 0,60%
- OIA SERVICES LIMITED (BETALAND) 0,31%
Stime elaborate da Gioconews
Spesa Cash Game Online
L’incremento della spesa rispetto al 2019 nel cash game è stato del 125%, una boccata d’ossigeno per il cash game che è stato il gioco che ha subito più di tutti la crisi dal 2013 ad oggi.
- Aprile 2020: €11,7 milioni
- Aprile 2019: €5,2 milioni
- Aprile 2018: €5,3 milioni
Quote mercato cash game aprile
- POKERSTARS 50,62%
- SISAL ENTERTAINMENT 6,04%
- PLANETWIN 4,81%
- SNAITECH 4,78%
- LOTTOMATICA POKER 4,45%
- 888 POKER 4,81%
- NEWGIOCO 2,84%
- EUROBET ITALIA 2,81%
- BWIN ITALIA 1,74%
- MICROGAME SKIN 1,60%
- OIA SERVICES (BETALAND) 0,48%