Sono giorni caldissimi nella disputa tra PokerStars e i suoi clienti high stakes. Dagli Stati Uniti però filtrano timidi segnali di apertura da parte di Amaya Gaming. Daniel Negreanu è riuscito ad organizzare l'incontro tra Dani “Ansky” Stern e David Baazov, presidente e CEO della società canadese. L’incontro programmato, è stato interpretato in maniera positiva. Alla fine si potrebbe arrivare ad un accordo di compromesso per il 2016.
Per alcuni attenti osservatori americani, come Jocelyn Wood di PokerIndustryPro, il fatto che Baazov abbia accettato di incontrare uno dei promotori dello "sciopero" (l'idea è nata da un blog russo ma poi è stata appoggiata da Stern negli States), è senza dubbio da leggere come un fatto positivo: “è improbabile che il numero uno di Amaya si presenti al meeting senza nessuna minima concessione da offrire ai giocatori SNE”.
Non ci saranno clamorosi passi indietro ma - secondo i media americani - è probabile che vengano riconosciute delle piccole concessioni ai Super Nova Elite. Eric Hollreiser, Vice Presidente Corporate Communications Amaya e PokerStars, ha precisato che "non verranno alterati i piani".
Negreanu ha assicurato che i giocatori più rappresentativi potranno avere in futuro un filo diretto con i "piani alti" di Amaya, come avveniva in passato con la famiglia Scheinberg. Il giocatore canadese sembra ottimista in vista del meeting.
PokerStars-SNE: la strategia di Stern
Per quale motivo Baazov vorrebbe chiudere la vertenza con Stern? C'è chi ipotizza che la potenziale azione giudiziaria in Gran Bretagna ipotizzata dal giocatore statunitense dia parecchio fastidio ad Amaya. Di cosa si tratta?
Stern sostiene che lo status di SNE e i benefit che ne derivano, siano una vera e propria promozione marketing, pertanto ne derivano degli obblighi contrattuali precisi da rispettare.
Il cambio in corsa da parte di PokerStars, con il mutamento di alcune di queste condizioni, di fatto è una teorica violazione del codice di comportamento sulla pubblicità che i concessionari devono rispettare.
La normativa nel Regno Unito è rigida e gli operatori autorizzati non devono violare il codice di comportamento sulle condizioni pubblicitarie proposte ai propri clienti. Una denuncia all'UK Gambling Commission potrebbe poi innescare azioni analoghe negli altri ordinamenti europei, con probabili multe. Per Amaya sarebbe un bel danno d'immagine. Ed è su questo aspetto che fa leva un buon stratega come Stern.