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Speciale Repubblica Ceca: si continua a grindare con il field dot com. La testimonianza di un player italiano

L'anno scorso abbiamo assistito alla chiusura di diversi mercati europei, ad iniziare dalla Slovenia e in questi ultimi mesi anche la Svizzera ha deciso di chiudere all'online. In questo modo, molti players europei che grindano sul .com si sono trovati spiazzati.

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Lo stesso processo è accaduto in Repubblica Ceca ma il mercato ha riaperto alla velocità della luce. Dall'1 gennaio è entrata in vigore la nuova legge sulle licenze online per gli operatori di gioco. Nel poker, al momento, solo PokerStars è stata autorizzata ma con delle forti limitazioni per quanto concerne alcuni aspetti (tornei e spin and go, senza limiti invece il cash game).

Chi va e chi resta

Chi continua ad operare senza licenza rischia una multa salatissima (pari a circa 2 milioni di euro) e per questo motivo oltre 40 bookmakers e casinò hanno deciso di sospendere le attività.

Uno dei più grossi allibratori del mondo, Pinnacle Sports, ha salutato. Stesso destino per il casinò online maltese-svedese Leo Vegas che addirittura ha ritirato anche la richiesta di una licenza, a causa del meccanismo complesso. Hanno battuto ritirata anche PartyPoker e Bwin che però hanno già inoltrato una domanda al Ministero delle Finanze per una nuova licenza. Applicazione aperta anche per Bet365, Betway e Betsson.

Oltre a PokerStars, dispongono di una licenza il brand Sazka che è la più famosa lotteria in Repubblica Ceca per  i brand online Eurojackpot e Sportka. Fortuna invece è il primo casinò online autorizzato.

Hanno sospeso le operazioni anche William Hill, MarathonBet, Bet-at-Home e Betfair ha chiuso il mercato dell'exchange il 21 dicembre 2016.

Il mercato è stato regolamento soprattutto per motivi fiscali: si pensa di poter recuperare circa 800 milioni di corone l'anno.

Field dot com per il poker ma con dei limiti sui garantiti

L'aspetto positivo per i grinders è quello di poter continuare a giocare con il field del .com, come avviene in altri mercati regolamentati come Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Romania e Gran Bretagna.

Ci sono, come detto, però dei limiti: prima di tutto, gli Spin and Go non possono ancora essere offerti, per una restrizione normativa. Problemi anche per i freeroll che sono, al momento, vietati. C'è un problema anche per i montepremi garantiti nei tornei.

Casinò games e scommesse

Riguardo invece il mercato dei casinò games, la situazione è ancora in evoluzione. Al momento sono stati autorizzati per Amaya solo i giochi da tavolo come roulette e blackjack che sono stati sviluppati in "casa".

 

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Per quanto riguarda invece i software forniti da terze parti, per slot e video poker, non ci sono ancora le autorizzazioni necessarie. Stesso discorso per BetStars: il reparto scommesse attende ancora la luce verde dalle autorità locali.

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La bellezza di Praga, una delle città più amate dai turisti

Inoltre la normativa non permette un passaggio automatico dal dot com al dot cz quindi i players sono stati costretti a riaprire gli account.

La testimonianza

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Paolo Giulio DocPoker Mattioni

Ma per conoscere meglio tutti gli aspetti riguardo al grinding in Repubblica Ceca, abbiamo la fortuna di avere raccolto una testimonianza diretta da parte di Paolo Giulio "DocPoker" Mattioni, un appassionato storico di questo gioco, molto conosciuto dalla community italiana ed anche protagonista su Twitch nello streaming con il coach di Pokermagia Daniele De Feo. Fino a poco tempo fa invece collaborava con Filippo Voconi.

Paolo Giulio, prima di tutto levaci una curiosità: continui a grindare?

Mi definisco un player di lungo corso che, seppure abbia appeso il mouse al muro da tempo, continua a clickare di tanto in tanto dalla nazione in cui mi sono trasferito da anni.

Da quanto vivi in Repubblica Ceca?

Vivo da una decina d'anni, all'inizio alternavo periodi più o meno lunghi dividendomi tra l'Italia e la Moravia. Da un paio d'anni, questi  breaks si sono ridotti a qualche visita per trovare amici e parenti.

Ci puoi spiegare cosa sta succedendo dalle tue parti? Il mercato è stato effettivamente regolamentato?

Con il primo gennaio 2017 è cambiata la legge per tracciare i flussi monetari ed inoltre il governo ceco ha deciso di mettere un paletto alle piattaforme di gioco online non registrate sul territorio. Tutti gli operatori di settore hanno dovuto richiedere una licenza per poter operare. Oltre a molte piattaforme locali, per lo più dedite alle scommesse (che qui vanno molto), PokerStars è stato l'unico operatore internazionale a mettersi in regola. Il mercato ceco è piccolo (10 milioni di abitanti) e le licenze con la relativa tassazione a seguito lo rendono pertanto meno appetibile.

Quando è avvenuta la migrazione e quali sono stati i primi effetti?

Dal 17 febbraio c'è stata la migrazione dalla lobby DotCom a quella DotCZ. Cosa cambia per il giocatore? De facto, niente. De iure, ogni player è costretto a fare una identificazione indicando, tra le altre cose, anche gli estremi del conto corrente da cui opera. Al momento queste dichiarazioni vengono fatte in appositi uffici dislocati sul territorio al costo di 200 corone (circa 8 eur); prossimamente si dovrebbe poterle fare anche online.

Secondo te questo censimento a che conseguenze può portare?

Nei forum di settore si sospetta che questo tracciamento capillare sia indice anche di una prossima tassazione ad personam sui giocatori, ma - almeno per ora - resta un semplice controllo personale come la nuova legge richiede. Fintanto che non ti identifichi, il tuo conto è limitato ad un deposito massimo di 3.000 Kc (120 eur); hai tempo 30 gg per ottemperare alle richieste di legge, passati i quali il tuo conto viene chiuso. Una volta effettuata la regolare identificazione il tuo conto è sbloccato e puoi tornare a giocare liberamente nell'acquario del DotCom. La lobby DotCZ non è una "ghettizzazione" come per i mercati italiano, francese, spagnolo e portoghese, ma rimane una finestra di accesso al più ampio DotCom.

Ci sono però dei limiti...

Al momento c'è una problematica di carattere legale sui garantiti; come spesso capita, chi scrive la legge non è avvezzo a determinate dinamiche e, a causa di un errore formale, quasi tutti i "garantiti" sono cancellati dalla lobby. Nessuna problematica invece sul cash game, presente sia in formato classico che Zoom per ogni livello di buyin. PokerStars ha comunque già dichiarato che sta lavorando con il Governo ceco per risolvere quanto prima la questione dei garantiti.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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