La saga degli Home Games High Stakes di New York si è chiusa poche ore fa con sentenze molto pesanti a carico degli imputati principali. Preet Bharara, procuratore capo del distretto meridionale del DoJ di New York, ha annunciato che il player Vadim Trincher dovrà scontare una pena di cinque anni di reclusione. Il suo ruolo ricorda da vicino quello di Teddy KGB (interpretato in modo magistrale da John Malkovich) in Rounders, a testimonianza che il “vecchio” film si ispirava comunque a storie tutt’altro che irreali.
Quello che scrive l’FBI, nell’ultimo comunicato stampa, è la testimonianza che la mafia russa controllava le partite high stakes nella Grande Mela e, quando il cliente non pagava o non onorava i debiti di gioco, iniziavano i problemi.
Il coinvolgimento di Trincher in questa brutta vicenda è noto da tempo e i giudici non sono stati molto clementi, nonostante gli accordi con la Procura federale.
Il player russo è molto conosciuto nell'ambiente per aver vinto nel 2009 al Foxwoods, il braccialetto del World Poker Tour (incassando un assegno da oltre 731.000 dollari). L'anno scorso aveva patteggiato, riconoscendo il suo ruolo chiave nell'organizzazione (controllata dalla mafia russa), nella gestione degli home games e della raccolta di scommesse clandestine a New York.
La sentenza è comunque una mazzata per lui: a seguito del patteggiamento si ipotizzava una pena detentiva di circa 20/22 mesi ma i reati riconosciuti dai giudici sono stati ritenuti molto gravi. Negli accordi con il Dipartimento di Giustizia, gli imputati hanno restituito circa 68 milioni di dollari.
Per Preet Bharara, Vadim Trincher aveva un ruolo attivo nell'organizzazione criminale russo-americana. Stessa pena per il suo socio e co-imputato Anatoly Golubchik. E' attesa per la prossima settimana la sentenza anche per il figlio Illya Trincher che si è dichiarato anche lui colpevole.
Per la pubblica accusa l'organizzazione di Trincher era "un'impresa criminale a tutti gli effetti, con forti legami con la Russia e l'Ucraina. L'impresa gestiva giochi high stakes e raccoglieva scommesse sportive illegali a New York City, a favore di oligarchi che vivono in Russia e Ucraina. Golubchik e Trincher erano i rappresentanti "statunitensi" della compagnia: entrambi hanno accettato scommesse sportive e riciclato i proventi dell'attività de betting internazionale dell'organizzazione. Tra il 2006 e l'aprile del 2012, l'impresa ha riciclato circa 100 milioni di dollari, attraverso società di comodo e conti bancari a Cipro. Di questi 100 milioni, almeno 50 milioni sono stati successivamente inviati dall'isola del Mediterraneo agli Stati Uniti, dove sono stati re-investiti in attività legittime, come hedge fund e immobili".
"L'organizzazine di Tainwanchik e Trincher ha operato sotto la protezione di Alimzhan Tokhtakhounov, criminale di alto livello dell'ex Unione Sovietica. Tokhtakhounov risolveva le controversie con i clienti high stakes, con minacce implicite e, a volte anche esplicite, facendo uso di violenza e provocando danni economici ingenti. Tra dicembre 2011 e febbraio 2013, l'organizzazione ha pagato a Tokhtakhounov circa 12 milioni per i suoi "servizi". Al momento è latitante e sempre ricercato".