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Roulette casinò

Sbanca la roulette, ma non lo pagano: casinò di Londra nei guai

Prima Phil Ivey con il baccarat, adesso tale Juste Puharic con la roulette. Ancora un casinò di Londra nell’occhio del ciclone per un presunto mancato pagamento ad un giocatore che aveva avuto la classica giornata fortunata.

L’high roller croato si è recato recentemente all’Alta Corte di Londra, chiedendo a gran voce che il Park Lane Club di Mayfair gli pagasse, come pattuito, il cashback dello 0,9% su quanto avrebbe perso o anche vinto. E non è poco…

 

Roulette casinò

 

Cos’è successo alla roulette del Park Lane Club

La vicenda risale al maggio del 2016, quando Juste Puharic si siede ai tavoli della roulette del casinò e comincia a giocare. È un high roller, e questo significa che le cifre in ballo sono importanti.

Talmente importanti che il Park Lane offre un deal succulento: poco meno dell’1% di “rimborso”, a prescindere che la sessione di gioco fosse terminata in attivo o in positivo.

Bene, Puharic gioca la bellezza di 27 milioni di sterline, cioè circa 35,6 milioni di dollari. Quella sera, però, la Dea Bendata gli dà una grosas mano e alla fine chiude con un profitto di circa 1,4 milioni di sterline, cioè 1,9 milioni di dollari.

Mancano 320k

Conti alla mano, lo 0,9% di cashback alla roulette su un volume di gioco di 35,6 milioni di dollari ammonta a 320.850 dollari, che non sono proprio spiccioli. Secondo Puharic, però, il casinò si è sempre rifiutato di pagarli.

Secondo Christopher Bamford, avvocato di Puharic, il ricco uomo d’affari croato ha accettato di giocare al Par Lane Club proprio perché il casinò gli ha promesso quel cashback così allettante.

L’avvocato ha spiegato al giudice come il suo assistito frequenti regolarmente i casinò di Mayfar dal 2002 e che come il Park Lane Club lo abbia visto come un “giocatore da voler far giocare nel proprio club”.

La risposta del casinò

Guy Olliff-Cooper, avvocato che rappresenta l’azienda proprietaria del Park Lane Club, racconta però un’altra versione.

“[La proprietà] può aver detto che avrebbe fatto il possibile per essere competitiva, perciò considerando di pareggiare le condizioni che il signor Puharic riceveva altrove”.

Insomma, secondo il legale non ci sarebbe stata alcuna “offerta formale” e che lo staff che aveva preso in carico il magnate alla roulette “stava solo cercando di essere gentile”. Inoltre, Olliff-Cooper ha spiegato che il casinò spesso concede un cashback ai giocatori, ma non a quelli che vincono.

Da sottolineare come lo scorso 6 novembre, il Park Lane si sia visto sospendere per due mesi la licenza di gioco da parte della  UK Gambling Commission, non soddisfatta della documentazione prodotta dalla Silverbond Enterprise (la società che controlla il Park Lane) riguardante la provenienza del denaro usato per comprare la licenza stessa.

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