A contribuire, forse in maniera decisiva, al declino di Atlantic City ci ha pensato lo stato della Pennsylvania con l'apertura, negli ultimi anni, di ben 12 casinò che, a quanto pare, sembrano disposti a tutto pur di svuotare le tasche dei giocatori. Nel 2016, le sale da gioco autorizzate sono state capaci di incassare 3,2 miliardi di dollari, grazie a ben 26.000 slot machines e 1.200 tavoli da gioco posizionati al loro interno.

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27 drinks serviti
I metodi però non sembrano molto corretti: il Mount Airy Casino Resort, nella contea di Monroe, ha servito la bellezza di 27 drinks alcolici durante una lunga sessione di gioco ad un proprio cliente. Un fiume d'alcool capace di abbattere anche un elefante.
Il tutto è accaduto in 9 ore di gioco, ma la Gambling Commission ha riferito che ben 18 di questi cocktail sono stati serviti quando sembrava chiaro che il gambler fosse oramai "visibilmente ubriaco".
Non si conoscono i particolari della sessione (in particolare le perdite del cliente) ma la commissione statale ha contestato una multa di 25.000 dollari al casinò che non ha fatto una piega ed ha pagato. Dallo scorso novembre, il Governatore, con un'ordinanza, ha consentito ai casinò di poter servire alcolici 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a settimana.
Le scommesse alcoliche a Las Vegas
In Nevada, ad esempio, sono stati regolamentati anche questi aspetti. Le sale non possono accettare gioco da players ubriachi. Ma quanti sono i manager che rispettano queste norme?
Non è la prima volta che ad una sala da gioco vengono mosse accuse simili: nel 2014, al Downtown Grand Casinò, proprio a Las Vegas, lo scommettitore Mark Johnston piazzò una bet (durante il SuperBowl) di ben $500.000, ma da quanto da lui sostenuto non era in quel momento lucidissimo. A quanto è emerso, Johnston avrebbe cominciato a bere in aeroporto, per continuare ad alzare il gomito nel casinò, che secondo le accuse dell’interessato avrebbe proseguito a servirgli da bere, accettando anche le sue puntate: “E’ come se avessero preso un ubriaco che cammina per strada, rubandogli tutti i suoi soldi”, ha dichiarato l’interessato ai microfoni di News3. La vicenda è finita in mano agli avvocati ma non si conoscono i dettagli.
Punta ubriaco sul Leicester e vince 25.000 pounds
C'è invece chi ha scommesso, sempre da ubriaco, l'anno scorso sul Leicester ed in questo caso non gli è andata male: nell'agosto del 2015, William Hill bancava la vittoria degli uomini di Ranieri 5.000 a 1. Solo un pazzo o un ubriaco poteva pensare ad un’impresa simile. Detto, fatto. Un tifoso del Leicester, dopo diverse pinte di birra bevute con gli amici in vacanza, aveva deciso di puntare 5 sterline sui suoi amati blues. Smaltita la sbornia, il supporter inglese pensava di aver buttato via i soldi, ma è stato fortunato, visto che la sua squadra del cuore ha smentito anche i più scettici e l'uomo ha vinto 25.000 sterline.
Poker e alcool
Il più noto di tutti nel rapporto pericolosissimo tra alcool e gambling è però è quel pazzo di Ilari “Ziigmund” Sahamies che da ubriaco si ballava milioni negli High Stakes online (non proprio un esempio...). Ma non è il solo. Gli show di Scotty Nguyen a Las Vegas sono passati alla storia.
Hanno ammesso di essere stati protagonisti di scelte scellerate dovute sempre allo stesso motivo anche Gus Hansen e Dzmitry Urbanovich. Ma anche Daniel Negreanu una volta è caduto nella trappola e nel 2012, a Montecarlo, durante una sessione di cash live, prese a schiaffi ubriaco l'amico Phil Ivey, secondo quanto ha rivelato Joe “Stapes” Stapleton presente insieme ai due campioni.
Nel 2014, Roger Teska si piazzò 20esimo alla PCA 2014 ma passò tutt’altro che inosservato al tavolo da poker, visto che a causa dei numerosi drink che lo avevano accompagnato era visibilmente alticcio durante la diretta televisiva. Ma non è la prima volta che succede alle Bahamas. Guardate nel 2011 cosa è accaduto: