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"Donald Trump vuole aprire un casinò in Groenlandia”

L’ex consigliere per la politica estera di Donald Trump, John Bolton, ha lanciato il sasso nello stagno: il neo Presidente eletto degli Stati Uniti, oltre a voler acquistare la Groenlandia, vorrebbe aprire un casinò nell’isola più grande dell’oceano Atlantico settentrionale.

L’isola è ancora sotto il controllo della Danimarca ma gode dal 1979 di uno statuto d’autonomia speciale e, dal 2009, può – attraverso un referendum – dichiarare la propria indipendenza.

Nel 2019, sotto il suo primo mandato presidenziale, Donald Trump provò a sondare il terreno per l’acquisto dell’isola più grande al mondo abitata da soli 57mila abitanti. C'è chi parlò anche di una trattativa semi-ufficiale tra Danimarca e USA.

Perché Trump vuole la Groenlandia

La Groenlandia ha una posizione nell’Atlantico strategica per gli Stati Uniti (in particolare da quando la Russia sta esplorando e tentando di aprire nuove rotto artiche) e ospita la più grande base aerea dell’US Air Force. Per alcuni analisti è strategicamente vitale sotto il profilo militare. Nel caso di guerra aperta tra USA e Russia, nelle simulazioni, una delle prime mosse da parte delle due superpotenze, sarebbe proprio quello di avere il pieno controllo dell’isola.

Per Bolton, oltre a voler acquistare la Groenlandia, The Donald vorrebbe aprire anche un Trump Casino nella capitale Nuuk che risulta più vicina a New York che a Copenaghen.

Trump Groelandia
Trump e le sue mire in Groelandia (Shutterstock AI)

Gli interessi e la storia di Trump a Atlantic City nei casinò

Negli anni '80 e '90, Donald Trump è stato uno dei registi e principali investitori nel settore dei casinò ad Atlantic City, una delle destinazioni di gioco d'azzardo più importanti degli Stati Uniti. Trump ha investito molto in questi progetti, vedendoli come un'opportunità per espandere il suo impero immobiliare e rafforzare il suo marchio.

La dichiarazione di Bolton va senza dubbio pesata perché Trump ha sempre investito nel mercato dei casinò.

La prima sala che ha aperto è stato l'Harrah's Trump Plaza, inaugurato nel 1984. Questo progetto è stato seguito da altri due, il Trump Marina e il famosissimo Trump Taj Mahal, che all'epoca dell'apertura nel 1990 era considerato il casinò più lussuoso al mondo.

Il Trump Taj Mahal, in particolare, è stato un simbolo del lusso e dell'eccesso. Nonostante il suo sfarzo iniziale, il progetto ha dovuto affrontare diverse difficoltà finanziarie fin dalla sua apertura, portando a dichiarazioni di bancarotta nel corso degli anni.

I problemi finanziari

Le operazioni dei casinò di Trump hanno avuto alti e bassi finanziari, e negli anni si sono accumulate considerevoli perdite economiche. La forte concorrenza, i costi operativi elevati e una serie di decisioni finanziarie sfavorevoli hanno tutti contribuito alle difficoltà economiche.

Nei decenni successivi, la presenza di Donald Trump ad Atlantic City è diminuita mentre si concentrava in altri investimenti immobiliari. Entro la metà degli anni 2010, tutti i casinò associati al nome di Trump ad Atlantic City erano stati venduti o chiusi, segnando la fine di un'era per la sua impronta nella città.

L'ultimo ad essere chiuso è stato il Trump Taj Mahal nel 2016, cinque anni dopo che Trump aveva già ridotto il suo coinvolgimento diretto nella proprietà e gestione dei casinò. Nonostante il finale tumultuoso, i casinò di Trump di Atlantic City rimangono una parte distintiva della sua storia di imprenditore.

“La Groenlandia appartiene al popolo groenlandese, non è in vendita e non lo sarà mai. Non dobbiamo perdere la nostra lunga lotta per la libertà”.

Mute Egede - Primo Ministro della Groelandia

La Groenlandia contraria alle proposte di Trump

L’isola è ricca di risorse minerarie, petrolifere e di gas naturale, ma dipende finanziamenti della Danimarca per un valore di circa 500 milioni di euro all'anno.

Per questa ragione i 57mila abitanti non hanno mai osato chiedere un referendum, ma i tempi sembrano cambiati.
Il 31 dicembre, il primo ministro groenlandese Mute Egede ha dichiarato: “la Groenlandia appartiene al popolo groenlandese, non è in vendita e non lo sarà mai. Non dobbiamo perdere la nostra lunga lotta per la libertà”. Semmai ha dichiarato di voler indire il referendum per l’indipendenza dalla Danimarca nel 2025.

La Danimarca investe nella Difesa e in armamenti

La stessa Danimarca si sente minacciata dagli USA e dalle mire espansionistiche di Trump: il Governo ha annunciato un aumento della spesa militare di 1,3 miliardi di euro per difendere l’isola, seppur il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen ha dichiarato che la tempistica è solo una coincidenza, dipende dalla "ironia della sorte".

E' probabile che il Governo di Copenaghen voglia dimostrare agli Stati Uniti di essere in grado di difendere l'isola, in modo tale che Washington non ritenga necessario intervenire per preservare un importante cuscinetto strategico e geopolitico tra l'Atlantico e l'Artico.

"Ai fini della sicurezza nazionale e della libertà in tutto il mondo, gli Stati Uniti d'America ritengono che la proprietà e il controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta"

Donald Trump - Neo eletto Presidente USA

Bolton: "Trump vuole un casinò a Nuuk"

John Bolton, molto vicino a Trump e personaggio popolare negli USA ha insistito: vuole aprire un Trump Casino in Groelandia. Una boutade?

Bolton ha ricoperto per un breve periodo la carica di consigliere per la sicurezza nazionale di Trump durante la sua prima amministrazione, ha rilasciato questa dichiarazione in una recente intervista al The Free Press.

"Vuole costruire un casinò Trump a Nuuk. Trump Nuuk, che ne dite di questo per i posteri? Trump Nuuk. E anche una Trump Tower". La si può prendere come una provocazione di Bolton? Probabile, ma non è la prima volta che il neo presidente USA, nella sua storia di imprenditore, investe in strutture turistiche ricreative.

"Penso che abbia scritto un tweet sul mercato immobiliare della Groenlandia ", ha aggiunto Bolton. "Dico sul serio, credo che l'abbia fatto".

Lo splendido paesaggo della Groelandia (foto Shutterstock)
Lo splendido paesaggo della Groelandia (foto Shutterstock)

Trump: "per sicurezza nazionale, gli USA ritengono che la proprietà della Groenlandia sia una necessità assoluta"

Dal 2019, Trump ha ripetutamente lanciato l'idea che gli USA dovessero acquisire la Groenlandia dalla Danimarca . Dopo essere stato rieletto a novembre, Trump ha nuovamente sollevato la questione.

"Ai fini della sicurezza nazionale e della libertà in tutto il mondo, gli Stati Uniti d'America ritengono che la proprietà e il controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta", ha affermato Trump in un recente tweet.

Nell'intervista aBolton ha sottolineato che "la Groenlandia è intimamente legata alla nostra sicurezza per molte ragioni e lo è stata in modo visibile sin dalla Seconda Guerra Mondiale, dopo la caduta del governo danese, per proteggere i convogli del Nord Atlantico e i nostri interessi dalla minaccia nazista".

Dopo la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti costruirono una base aerea in Groenlandia, a Thule, oggi chiamata base spaziale Pituffik.

"Data la vicinanza geografica della Groenlandia agli Stati Uniti è ovviamente un interesse strategico", ha detto Bolton. La Groenlandia fa parte della "massa continentale nordamericana e questo la rende un interesse di sicurezza vitale per gli Stati Uniti".

Mentre era consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Bolton valutò alcune opzioni iniziali per consentire agli Stati Uniti di conquistare la Groenlandia, ma "non si arrivò mai a nulla, perché Trump parlava di tutto pubblicamente e la cosa implose", ha ricordato Bolton.

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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