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I Fatti
L'increscioso episodio al Casinò Fremont di Las Vegas risale allo scorso 24 novembre. Poco prima di mezzanotte un uomo sta giocando alle slot e alla macchinetta adiacente si trova la donna incriminata. Ad un certo momento l'uomo decide di incassare una parte dei soldi vinti e si allontana per andare a riscuotere il ticket vincente, lasciando nella macchina 20 dollari.

Al suo ritorno, pochissimi minuti dopo, l'uomo trova la donna che sta giocando alla slot dove aveva lasciato i 20 dollari di credito al suo interno. Dopo un breve diverbio, l'uomo chiama la sicurezza e lo staff del Casinò.
Qui iniziano i fatti poco edificanti. Uno degli agenti di sicurezza ammanetta immediatamente la donna, la quale viene trasferita in ufficio del Casinò Fremont e sottoposta a quasi 90 minuti di interrogatorio. La donna per tutta la durata della "detenzione" è rimasta con le manette ai polsi fino all'arrivo della polizia e solo a quel punto le sono state tolte. Il tutto sotto l'occhio delle telecamere interne. Il casinò ha fatto immediatamente un esposto alla Commissione Gioco del Nevada.
Le 4 denunce
La gambling commission non ha perso tempo e il giorno seguente ha aperto un'inchiesta per accertarsi dei fatti. Sono partite immediatamente quattro denunce verso i proprietari del Casinò Fremont. La prima per detenzione illecita di un cliente, la seconda per sottrazione indebita di fondi al cliente stesso, una terza denuncia per condivisione di informazioni errate con la polizia di Las Vegas e infine la quarta ed ultima, per condivisione di informazioni errate verso la stessa commissione gioco del Nevada.
La Gambling Commission ha incaricato alcuni periti di analizzare secondo dopo secondo le immagini delle telecamere interne e dopo numerose visioni l'indagine è proseguita. Il procedimento sarebbe potuto essere più snello, senza la pandemia. La diffusione del Covid-19 negli USA, il conseguente lockdown dei casinò e la lenta ripartenza anche della burocrazia, hanno fatto slittare di diversi mesi la relazione finale della Commissione Gioco sull'accaduto.
Errori su errori
Il rapporto della Commissione Gioco è stato reso pubblico un paio di giorni fa e non lascia molte interpretazioni. Secondo quest'ultima sono stati commessi una serie di errori gravi a catena da parte del Casinò Fremont:
"Il modo in cui gli agenti di sicurezza hanno gestito l'arresto della donna era irragionevole date le circostanze. Non c'era bisogno di trattenere la donna e tanto meno di passare alle minacce per estorcere una confessione. La questione poteva essere risolta senza nemmeno parlarle, figuriamoci trattenerla per 90 minuti".
Parole chiare e dirette, le quali poi focalizzano l'attenzione sul comportamento del Casinò di Las Vegas:
"Le indagini del consiglio hanno rivelato che il Casinò Fremont non sembrava rendersi conto della piena portata degli errori commessi dai suoi dipendenti. Questi errori hanno portato alla detenzione indebita della donna, al prelievo indebito di fondi della donna stessa e alla condivisione di informazioni errate agli ufficiali inquirenti, sia del dipartimento di Polizia di Las Vegas e poi a quelli della Commissione Gioco del Nevada".
Cosa rischia il casinò?
La commissione gioco del Nevada si è presa qualche giorno di tempo per elaborare la sanzione più appropriata nei confronti della casa da gioco di Las Vegas. Il Fremont rischia tre tipi di sanzioni. La più morbida sarebbe quella di un esborso economico e dunque la classica multa pecuniaria. La sanzione intermedia corrisponde alla chiusura temporanea del casinò.
Un lasso di tempo medio-breve in cui il Fremont sarebbe costretto ad abbassare le serrande. Infine, la terza e più estrema soluzione, è quella che potrebbe portare alla revoca della Licenza. Una soluzione che sarebbe irreparabile per i proprietari del casinò di Las Vegas. Nei prossimi giorni, la Gambling Commission comunicherà le sue decisioni in merito.