In tanti ci hanno provato. Alla fine, solo Calude E. Shannon ed Edward O.Thorp ci sono riusciti. Entrambi inventarono un congegno elettronico per sbancare alla roulette. Diciamo subito, che nonostante la grande intuizione, non ottennero le vittorie sperate. Ma va apprezzato lo sforzo e l'ingegno messo in atto per cercare di raggiungere tali risultati.
Calude E. Shannon fu uno dei più grandi geni matematici di tutti i tempi. Le sue intuizioni ancora oggi sono alla base di numerose teorie, tra cui quella delle informazioni da cui è nata la scienza informatica. Edward O.Thorp, professore di matematica, era affascinato dalle teorie legate al gioco d'azzardo ed è diventato famoso per aver pubblicato il libro "beat the dealer" in cui presentò una strategia per vincere al blackjack.
Era già affascinato dalla "fisica" della roulette e dalla possibilità teorica di prevedere il punto di caduta della pallina, quando incontrò Shannon, il quale trovò l'iniziativa di Thorp interessante. Comprarono una roulette regolamentare ed iniziarono gli esperimenti con telecamere e sensori per analizzare curve e traiettorie, per poi trasformarle in algoritmi da dare in pasto ai computer.
I risultati furono molto positivi: calcolarono che su una roulette leggermente inclinata avrebbero garantito un vantaggio medio del 44% dei giocatori nei confronti del banco. Iniziarono a progettare e costruire l'attrezzatura per poter applicare il sistema sul campo a Las Vegas. Costruirono un computer da nascondere in un pacchetto di sigarette, azionato da un interruttore in una scarpa e in grado di trasmettere un segnale ad un apparecchio acustico.
Il funzionamento era il seguente: scelto un punto di riferimento sulla ruota, si azionava l'interruttore con l'alluce in determinati momenti:
- al passaggio di un numero nel punto di riferimento
- al secondo passaggio dello stesso punto
- al passaggio della pallina nel punto di riferimento
- al passaggio della pallina nel giro successivo
Il computer avrebbe calcolato la traiettoria ed inviato un segnale sotto forma di onda tra otto note musicali: "do,re,mi,fa.sol.la.si.do". Ad ogni nota corrispondeva il settore di cinque numeri da giocare denominato "octant" (ottina). Avevano diviso la ruota in 8 gruppi da 5 con due settori che si sovrapponevano per un numero.
Nella primavera del 1962 partirono con le rispettive mogli alla volta di Las Vegas, dove misero alla prova il loro computer con la roulette del casinò Riviera. L'esperimento non andò a buon fine, soprattutto a causa della tensione, ma anche per problemi tecnici, primo fra tutti il sottilissimo filo dell'auricolare che continuava a spezzarsi.
L'esperimento fu abbandonato e non vinsero cifre memorabili. Nonostante ciò, meritano l'ingresso nella hall of fame per aver dimostrato che in determinate condizioni è possibile battere il banco con l'aiuto di un computer, dando origine ad una nuova "scienza" nel campo della roulette, che ha avuto ed ha ancora molti seguaci.