Nel 2009, la chiusura imposta dal Governo di Vladimir Putin ad un centinaio di casinò in Russia ha creato un effetto domino ed ancora oggi si avvertono gli effetti. Con la caduta del Muro di Berlino, fu svenduto l'arsenale sovietico e molte armi finirono nelle mani sbagliate. Stessa cosa è successa quando lo "Zar" ha deciso di smantellare le numerose sale da gioco a Mosca e dintorni.
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La banda di San Pietroburgo
Il parco slot è passato sotto il controllo anche di persone mal intenzionate. Una banda di ingegneri programmatori di San Pietroburgo ha acquistato diverse macchinette con l'intento di studiarne i meccanismi più celati del software ed in particolare identificare i loro pseudo Random Number Generators (PRNG) e il funzionamento dell'orologio interno che identifica la fase di uscita del PRNG.
Dal 2011, parecchi casinò dell'Europa centrale ed orientale, segnalavano vincite alle slot superiori alla media. In particolare il payout più alto e insolito era registrato dalle vecchie macchinette prodotte da Novomatic, come riporta Wired che ha ricostruito la vicenda.
La società austriaca fece scattare l'allarme ed avvisò i priori clienti (casinò) che era probabile che qualcuno "avesse individuato una sorta di modello nell'uscita dei risultati".
La scoperta
Nel 2014, la sicurezza interna del Lumiere Place Casino a St. Louis, in Missouri, notò che in determinate fasce orarie (per lo più serali), le slot fornite dalla società australiana Aristocrat Leisure distribuivano più vincite rispetto al solito. In questo modo gli addetti del casinò esaminarono le registrazioni e notarono i comportamenti insoliti di un cittadino russo (M.B.) che aveva vinto più di 21.000$ in due giorni.
Come avveniva la truffa
L'approccio dell'uomo al gioco era molto metodico: quando iniziava una sessione ad una slot teneva il suo iPhone vicino allo schermo. Dopo un ciclo di giocate andava via e ritornava nella stessa location dopo alcuni minuti. Iniziava poi di nuovo a giocare, questa volta con il telefono in tasca ma con il suo dito posizionato sopra il pulsante Spin per lunghi tratti.
L'uomo riprendeva lo schermo della macchinetta, quindi mandava i filmati per mail ai suoi complici a San Pietroburgo che analizzavano i dati per determinare il PRNG del modello della macchinetta.
Mandavano poi degli impulsi e dei dati all'applicazione personalizzata che a sua volta trasmetteva delle vibrazioni sul telefonino che avvisava l'agente del timing giusto su quando premere il pulsante spin. Il sistema molto complicato non garantiva una vittoria certa ma un edge matematico importante ai truffatori.
L'uomo è stato arrestato (M.B. le sue iniziali) e condannato in Missouri a 2 anni di reclusione.
Una rete mondiale con 25 agenti attivi
Si è scoperto che il russo faceva parte di una rete di circa 25 agenti-truffatori che agivano in tutto il globo e che hanno colpito numerosi casinò in California, Romania, Macao, oltre che nel resto degli States ed in Europa.
La rete è stata scoperta, incrociando i dati e le informazioni dai responsabili della sicurezza di vari casino dove sono state effettuate le truffe: oltre al Lumiere Place Casino di St. Louis, hanno fatto parte attiva dell'inchiesta i manager dell' Auberge du Lac Casino Resort a Lake Charles, Louisiana e Pechanga Resort & Casino a Temecula, in California. Ma le prime case da gioco truffate sono state quelle europee.
Vincite e super team
Ogni truffatore cercava di mantenere le sue vincite giornaliere sotto i 10.000$ per non creare sospetti ma c'era anche un super team di quattro persone che girando per vari casinò avrebbe garantito alla banda 250.000$ a settimana.
La polizia di Singapore è stata la prima sorprendere con le "mani nella marmellata" la banda mentre l'FBI ha compiuto numerosi arresti e rinchiuso i truffatori nelle carceri federali. Ma una parte della rete è ancora attiva e rappresenta una seria minaccia per la sicurezza (e le casse) dei casinò. Secondo la polizia, i truffatori stanno usando tattiche diverse e meno evidenti che li rende quasi invisibili.
Wired pubblica il nome di gran parte di questi truffatori arrestati e che sono stati condannati a 2 anni di reclusione negli States. La polizia federale americana (FBI) non si rassegna e continua la caccia al resto della banda.