I tweet di Daniel Negreanu non passano mai inosservati e lasciano sempre il segno, sia in senso positivo che negativo, suscitando reazioni contrastanti tra la comunità pokeristica.
Ha attirato su di sé un pò di polemiche Kid Poker quando ha pubblicato una lista delle caratteristiche che deve avere un player per essere ritenuto “buono” o “cattivo” per il gioco del poker.

I tweet vengono collegati ad una recente critica pesante che lo stesso giocatore canadese ha espresso nei confronti degli attuali high roller. Li ha descritti come players noiosi ai tavoli.
Nell’epoca d’oro del poker americano, quando Negreanu era considerato uno dei più forti, Kid Poker intratteneva tutti al tavolo, anche a telecamere spente. In effetti, molti giocatori, parlavano e cercavano di promuovere il giochino con questo atteggiamento, cercando di trasformare un torneo (anche con parecchio denaro in ballo) in un momento divertente e piacevole.
Altri giocatori che non hanno quasi mai tenuto la bocca chiusa sono Phil Hellmuth e Mike Matusow: non sempre amati da tutti, ma davano comunque un pò di brio a questo gioco. Poker Brat a volte provoca (molto meno oggi) e provocava, suscitando reazioni diverse, ma animando la community.
Negli ultimi anni sono cambiate tante cose. Quando entri in una poker room dove è in corso un high roller, oramai l’aria è abbastanza pesante, tesa, d’altronde questi ragazzi si stanno ballando un sacco di soldi.
Nella maggior parte delle circostanze, uno dei pochi a salvarsi dal grigiore generale è senza dubbio Mustapha Kanit che si sta rivelando un simpatico showman ed intrattenitore ai tavoli scherzando e ridendo sempre con i suoi avversari. Abbiamo visto i suoi video postati su Instagram durante il PCA e il PSPC alle Bahamas, con siparietti continui molto divertenti. Forse Musta, rispetto ad altri giocatori della sua generazione, ha capito che il poker ha bisogno anche di questo.
Ma ognuno di noi ha il proprio carattere ed è giusto rispettare le differenze e le attitudini dei singoli. Per questa ragione, forse, i tweet di Negreanu hanno suscitato più polemiche del solito. Anche perché tra i giocatori “cattivi” per il poker, Negreanu ha inserito una caratteristica che è destinata a far discutere: “vincente”. Apriti cielo!
La maggior parte dei professionisti non l’ha presa bene, tutt’altro. Vediamo nel dettaglio i tweet incriminati.
Quando un giocatore è da considerarsi cattivo per il poker secondo Negreanu, deve avere le seguenti caratteristiche:
- Vincente
- Lento
- Troppo calmo (anche miserabile)
- Pidocchio-Tirchio
- Hater (negativo)
Sull’ultima caratteristica permetteteci di essere d’accordo con lui, su tutto il resto è normale avere dei seri dubbi. Ma forse quella di Negreanu è solo una delle tante provocazioni per mettere in luce un trend che può nuocere nel lungo periodo al mondo del poker.
Daniel afferma in modo ironico: “se hai tutte queste caratteristiche, è piacevole averti come ospite alle feste. Se hai anche 2 di queste 5, sei ancora negativo” per il poker.
Le reazioni sono state diverse, alcune anche piccate. Mike McDonald ha commentato domandandogli: “quindi i giocatori di poker vincenti devono essere veloci, rumorosi, generosi ed ottimisti oppure sono sempre cattivi?”.
Negreanu ha risposto: “fondamentalmente si”. Ed ha aggiunto: “i giocatori di poker non devono essere rumorosi ed odiosi ai tavoli da poker, devono essere solo piacevoli”.
D’altronde è sempre stato molto loquace Negreanu e sprona anche i più timidi a rompere quella barriera. Un aspetto semplice per lui… Il poker per alcuni è diventato troppo noioso anche per i fans che amano da sempre questo gioco e lo seguono negli spettacoli televisivi: a volte – secondo queste accuse – i giocatori high roller sembrano una sorta di robot, ma non è proprio così. Come detto bisogna rispettare sia il carattere che la concentrazione di chi sta ai tavoli, considerando i montepremi in palio.
Per questa ragione molto spesso i festival del poker e tornei come il Battle of Malta e l’Italian Poker Open risultano essere eventi divertenti. Low-Medium buy-in con grossi field, tanti amatori e grossi montepremi. Questa è senza dubbio una formula vincente che anche le WSOP stanno cavalcando.
Chiusa questa piccola parentesi, ritornando a Negreanu, un utente, James Briddon, controbatte al suo tweet: “non tutti sentono il bisogno di essere al centro dell’attenzione tutto il tempo”.
Ma quando un giocatore è invece positivo per il poker? Ed anche qui le polemiche si sprecano, considerando che Negreanu mette al primo posto, i players perdenti. Ecco le cinque caratteristiche indicate da Kid Poker:
- Perdente
- Agisce in modo veloce
- Amichevole-coinvolgente
- Generoso e dà azione
- Ha un carattere e un’attitudine positiva
“Se hai quattro di queste caratteristiche ma sei un vincente, è probabile che la tua presenza nel mondo del poker sia comunque positiva“. Su questo tweet si aprono altre riflessioni ed un’altra parentesi sulla presenza nel mondo del poker dei giocatori professionisti. Una parentesi che è meglio approfondire in un’altra sede, ma sarebbe il caso di non osteggiare così i players vincenti, anche loro una componente essenziale per la promozione di questo gioco (ve lo spiegheremo in seguito i motivi).