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Epic Poker o... epic fail? Voci di vendita sul marchio

Forse alla fine aveva ragione lui, ancora una volta. Daniel Negreanu aveva previsto vita breve e zero futuro per la Epic Poker League, ambizioso progetto di super-lega per il gotha del poker mondiale. Gli ultimi rumors danno infatti per molto probabile la vendita dell'intero brand Epic Poker alla Pinnacle Entertainment, colosso statunitense proprietario di diversi casinò terrestri.

L'indiscrezione - raccolta da Wicked Chops Poker - dice di un accordo preliminare tra le parti, per una vendita la cui finalizzazione è prevista entro 60 giorni. Naturalmente non si sa ancora nulla riguardo ai termini economici dell'accordo.

Molto interessanti anche i retroscena che si ipotizzano. La Pinnacle annovera nel suo management molti elementi con passate esperienze in Harrah's, che ora si chiama Caesars Entertainment ed anch'essa azienda leader nel ramo dei casinò USA, oltre che proprietario di tutti i diritti sulle WSOP.

Annie Duke, qui in veste di commissionerA capo del marketing di Pinnacle c'è infatti Ginny Shanks, che era alle dipendenze di Jeffrey Pollack quando questi assunse la direzione delle WSOP, e che aveva inventato il format del Tournament Champions freeroll da 2 milioni di dollari. Era il 2004, e quel torneo fu vinto da Annie Duke, curiosamente tra i fondatori di Epic Poker e commissioner della Epic Poker League.

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Dando credito a questi rumors, appare dunque sotto una diversa luce il rinvio - a data da destinarsi - della quarta tappa di questa prima stagione di Epic Poker League, annunciato giorni addietro proprio dalla Duke. Nel comunicato si adduceva come motivazione il venire incontro alle esigenze manifestate dai giocatori, scontenti per una pausa di 10 giorni tra l'evento pro/am e il Main Event. Certo non una di quelle spiegazioni che non fanno una piega, e infatti in pochi avevano creduto alla storiella raccontata dalla commissioner.

Rimane ora da capire se questa storia segnerà un pesante punto a sfavore di Annie Duke o se la sorella del discusso Howard Lederer cadrà ancora una volta in piedi. Soprattutto, rimane da capire se questa operazione salverà il marchio Epic Poker dal suo destino - apparentemente segnato - di Epic Fail...

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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