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Fedor Holz: “Mia madre è stata l’unica a credere in me quando ho mollato tutto per il poker”

Oggi lo vediamo sorridente e realizzato mentre domina e vince con una costanza incredibile i tornei high stakes di tutto il mondo, ma la vita di Fedor Holz non è sempre stata rosa e fiori.

Certamente il poker player tedesco non ha dovuto soffrire lunghi periodi di bad run come capitato a molti altri colleghi, ma un periodo difficile lo ha vissuto anche lui. Non tanto a livello pokeristico quanto sul piano personale.

Lo ha rivelato nel corso di un discorso tenuto al Bits n Pretzles, una convention tedesca dedicata alle startup.

L’addio agli studi per il poker

Ho lasciato l’università a 18 anni perché non credevo fosse la cosa giusta per me“, spiega il fenomenale torneista. “Non c’era un vero scopo che mi motivasse. L’unica cosa che mi appassionava davvero era il poker“.

Fedor, con un molto coraggio e un po’ di incoscienza, decise quindi di lasciare gli studi per inseguire il sogno di diventare professionista. Era il 2011 e la sua carriera iniziava con basi molto fragili.

“Vivevo con 300 euro al mese, in una piccola stanza di una casa condivisa. Mangiavo toast con ketchup e spaghetti ogni giorno. Tuttavia, mi godevo quei tempi, perché in fondo stavo facendo quello che volevo. Volevo giocare a poker professionalmente“.

“Solo mia madre mi supportò”

Fedor si buttò nella giungla degli MTT Online e inizialmente non riuscì a ingranare. La causa è da ricercare anche in una condizione emotiva non ottimale: continuava a condividere l’appartamento con alcuni studenti universitari, e mentre loro andavano avanti con gli studi, lui si sentiva l’outsider che inseguiva l’utopia di vivere di poker.

Quando si rese conto che non c’era il giusto ambiente per dare il massimo, prese un’altra decisione forte: abbandonare la Germania. Fedor comunicò la decisione ad amici e famigliari e la reazione fu prevedibile.

“Mi resi conto che dovevo prendere dei rischi, così decisi di andarmene dal piccolo paese in Germania in cui vivevo. Tutti mi dissero che era un’idea terribile, che non avrei mai fatto soldi con il poker. Mi consigliavano caldamente di tornare all’università”.

L’unica persona a incoraggiarlo a inseguire i suoi sogni fu la madre.

Mia madre è stata l’unica a supportarmi. Mi ha sempre detto di fare ciò che mi appassionava. Alla fine presi un rischio e mi dissi: d’ora in poi avrai un solo un obiettivo“.

Super High Roller Bowl 2017 - Fedor Holz

Perdere significa imparare

Quell’obiettivo era, ovviamente, diventare un giocatore professionista di poker. Oggi sappiamo che ci è riuscito, ma Fedor ritiene che la vera svolta ci sia stata quasi subito, quando ha compreso che le perdite rimediate ai tavoli potevano essere un valore.

“La mia carriera è iniziata veramente solo quando ho capito che perdere soldi era un modo di imparare. Perdevo piccole cifre ma imparavo tantissimo. Così sono cresciuto moltissimo come persona”.

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Il trasferimento in Austria

Un altro momento chiave nella carriera di Fedor Holz c’è stato quando ha trovato un gruppo di persone come lui: giovani tedeschi con il sogno di vivere di poker.

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“Il primo gennaio ho lasciato tutto: amici, famiglia, appartamento. Sono partito con €1.000 a mio nome. Ho conosciuto delle persone fantastiche, con le quali mi sono trasferito a Vienna. A conti fatti, quello è stato il rischio che ha pagato di più in tutta la mia vita”.

Secondo Fedor, l’ambiente giusto è fondamentale per un poker pro.

“Sono passato da persone che mi dicevano che non ce l’avrei fatta a persone che mi hanno aiutato a diventare un giocatore professionista di poker. Con loro ho speso ogni minuto della mia vita in quegli anni, avevamo passione e parlavamo in continuazione di poker”.

L’importanza di non essere result-oriented

Di fronte a un pubblico composto da persone interessate a investimenti e startup, Fedor ha spiegato l’importanza di analizzare le proprie decisioni e non fossilizzarsi solo sui risultati.

Prendere le decisioni con coscienza è fondamentale. Significa sedersi, analizzare la propria scelta e capire per quali sono i fattori che ti hanno portato ad agire in quel modo. Concentrarsi sul processo è fondamentale soprattutto quando si perde. Significa concentrarsi sul decision-making e non sui risultati“.

Fedor Holz, sempre lui

Il tempo, non i soldi

Oggi Fedor Holz vanta 24 milioni di dollari vinti nei tornei live. Ma dal suo punto di vista non è il denaro il bene più prezioso.

Il tempo è la risorsa di maggior valore che abbiamo. I soldi non sono mai stati la mia motivazione. Ciò che mi motiva è ciò che mi appassiona. Ho capito che l’aspetto che più mi appassiona del poker è la competizione ad altissimi livelli“.

Quando ha compreso l’importanza del tempo, Fedor ha deciso di ridimensionare il suo schedule.

“Ho deciso di tagliare gran parte del mio volume di gioco perché ho capito che gran parte del mio profitto derivava dal 20% dei tornei che giocavo. Concentrandomi solo sul 20% dei tornei che ero solito giocare, ottenevo l’80-90% del profitto. Questa decisione mi ha permesso di acquisire più tempo, che ritengo essere il bene più prezioso”.

Infine, Fedor ha dato un consiglio valido per chiunque: “Per avere successo nella vita è fondamentale investire tempo su se stessi“.

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