Larry Flynt incarna il sogno americano
Nel mondo si parla spesso di “Sogno Americano“. Larry Flynt incarna alla perfezione il “Sogno Americano”. Partito nei primi anni sessanta con un investimento di 1.800 dollari, può vantare ad oggi un patrimonio netto che supera il miliardo di dollari. Nasce nel 1942 e appena a 19 anni rileva il bar della madre, investendo proprio quei 1.800 dollari che aveva da parte. Lo trasforma, lo rende al passo con i tempi e nel giro di due anni, ne comprerà altri 4 di bar, assieme al fratello e socio in affari Jimmy.
Lavora anche 20 ore al giorno, cercando di resistere al sonno e alla fatica con l’assunzione di anfetamine. Nel 1966 la prima grande intuizione. Trasforma i suoi bar, in locali di spogliarelli, chiamandoli Hustler Clubs: ragazze che ballano e si spogliano sul palco, mentre i clienti consumano a più non posso. Nel 1970 arriva la seconda grande intuizione: i suoi locali sono aumentati a dismisura e allora lancia una sorta di Hustler Newsletter, una pubblicazione di quattro pagine in bianco e nero col programma e i servizi dei suoi club. In breve il programma passò da 4 a 16 pagine, culminando con 32 pagine nel 1973.
Proprio il 1973 è l’anno della svolta definitiva per Larry Flynt. La crisi del petrolio stava mettendo in ginocchio l’economia a stelle e strisce, con conseguenze negative sugli incassi dei suoi locali. Qui arriva la terza grande intuizione: trasformare l’Hustler Newsletter in una rivista a luci rosse prima e poi totalmente pornografica. In quegli la pornografia era ancora un prodotto di nicchia e con mille problemi legali. Il primo anno la rivista vivacchia senza grandi numeri, poi dal 1974 è un crescendo senza fine. Basti pensare che nel 1975 diventa milionario e acquista una villa da 375 mila dollari, vale a dire 1.5 milioni ai giorni nostri.
L’attentato e il gioco
La nascita della rivista ebbe un grande risvolto a livello economico per Larry Flynt, ma causò anche tanti problemi a livello legale. Anni di battaglie nei processi per sdoganare la pornografia e nel 1978, mentre si sta dirigendo al tribunale per l’ennesima causa viene colpito da una raffica di proiettili. Miracolosamente sopravvive, ma passerà il resto dei suoi anni su una sedia a rotelle, visto che una delle pallottole colpisce la spina dorsale.
Una volta dimesso, il buon Larry Flynt non si perde d’animo e seppur paralizzato continua il suo business, allargando il raggio ad altri settori. La punta di diamante delle sue aziende resta sempre la rivista Huslter che batte tutti i record possibili di stampe e vendite. Una parte dei proventi dei suoi affari, Flynt li ama spendere al casinò. Sono tante le leggende che gravitano su di lui, nelle numerose trasferte di Las Vegas. Si diletta in tanti giochi, ma su tutti spicca il blackjack. Si narra di puntate anche di 300.000 dollari e di alcune vincite milionarie in una sola notte. Insomma quando arriva lui a Las Vegas, lo spettacolo è assicurato.
Il casinò Huslter e Phil Ivey
Il nuovo millennio coincide con l’apertura dei suoi affari per quello che è sempre stata una grande passione: il gioco d’azzardo. Nel 2000 la California Gambling Control Commission concede la licenza per l’apertura dell’Hustler Casinò a Larry Flynt. A Los Angeles quindi spunta il nuovo casinò e nel giro di pochi mesi mette assieme un giro d’affari davvero importante. Nonostante la proprietà di un casinò in California, non disdegna le trasferte nella vicina Las Vegas e spesso sarà ai tavoli da gioco in compagnia dei più importanti poker players al mondo.
Tra l’altro Flynt è anche un ottimo giocatore di Seven Card Stud e nei primi anni 2000 nel suo casinò stava mandando a gambe all’aria un certo Phil Ivey. A dire il vero anche in dei privatissimi “Home Games” con livelli $5.000-$10.000, per partite interminabili. Nel frattempo i casinò di sua proprietà aumentano e gli Hustler Casinò diventano una catena di case da gioco a tutti gli effetti lungo la costa californiana.
Quel ragazzino partito dal bar della madre di strada ne ha fatta: dagli locali agli strip club, passando per la Pornografia e fino a raggiungere il mondo del gaming: sia in veste di “banco” e sia in veste di semplice giocatore. E alla soglia degli 80 anni non sembra arrendersi Larry Flytn. Grande oppositore di Donald Trump, ancor prima del suo ingresso in politica, Larry ha messo in palio 10 milioni di dollari per chi porti prove schiaccianti per l’impeachment dello stesso numero 1 della Casa Bianca. Mai banale e con animo da gambler.