Tra i nove finalisti del Main Event WSOP non spicca un nome di peso rispetto alle edizioni passate: all’appello manca il personaggio di grosso calibro come lo sono stati Phil Ivey o Mike “The Grinder” Mizrachi. Al via ci saranno discreti giocatori, semi sconosciuti, ma nessuna star.
Per questo motivo, in questa lunga vigilia, a catalizzare l’attenzione dei media è senza dubbio Mike “Timex” McDonald, coach del 21enne October Nine Jacob Balsiger, studente universitario dell'Università dell'Arizona, ma originario di Portland (Oregon).
Nel caso dovesse vincere lui, diventerebbe il campione del mondo più giovane di tutti i tempi, battendo anche il record di Joe Cada.
Player cresciuto su internet, ha partecipato quest'anno per la prima volta alle WSOP (negli USA prima del 21esimo anno di età non è permesso entrare in nessun casinò) ed è andato a premio nell'evento 2. Jacob ha giocato principalmente tornei da 1.000$ e 1.500$ e quasi per caso è stato convinto dagli amici a giocare il Main Event, dopo aver ceduto l'80% delle quote.
Ha annunciato di voler continuare l'Università (a maggio conseguirà il diploma di laurea in Scienze Politiche) ma in futuro vuol provare a diventare un giocatore professionista. E a guardare il payout del Main Event, si può facilmente comprendere come gran parte dei suoi sogni passeranno da quel magico tavolo, con in palio un primo premio da 8,5 milioni di dollari. Certo a lui spetterà solo il 20%, ma si tratta pur sempre di cifre importanti.
Servirà l’impresa considerando che Balsiger parte solo ottavo in chips ma non sembra un problema: “non mi vedo short stack, ho ancora 40 big blinds e sono convinto che posso giocarmi le mie chance al meglio”.
Servirà affinare una strategia ad hoc, e non a caso, in questi mesi si è affidato ad un coach di primo livello come Timex: "nei prossimi giorni - ha detto Jacob – lavoreremo intensamente, senza lasciare nulla al caso". Il tempo stringe, la storia incombe.