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Il poker pro Tony Bloom guida alla promozione in Premier League il suo Brighton

Tony Bloom è il presidente del Brighton che torna nella massima serie inglese dopo 34 anni di purgatorio. Per chi non lo conoscesse, Bloom è un noto poker player inglese, nonché scommettitore professionista che ha riportato la squadra della sua città agli antichi fasti.

34 anni di attesa

Si tratta di un vero e proprio debutto in Premier League, visto che l’ultima partecipazione alla prima divisione risale alla stagione 1982-83, quando si chiamava ancora First Division. Da allora 34 anni di sali scendi fra la Championship (la serie cadetta inglese) e la League One (la nostra vecchia serie C1). Tony Bloom nel frattempo è diventato presidente nel 2009 e dopo aver regalato un nuovo stadio da 30.000 posti nel 2011 (al posto del vecchio e decrepito Goldstone Ground), ha iniziato a costruire le fondamenta della nuova rinascita calcistica.

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La festa promozione dei tifosi del Brighton

Al ” Falmer Stadium“detto anche “Amex“, lunedi pomeriggio è arrivata la matematica certezza della promozione in Premier. I “Gabbiani” hanno battuto 2-1 il Wigan e con tre giornate di anticipo hanno staccato il pass dei sogni, quello che attendevano da tanto tempo. Una promozione che sembrava già poter arrivare la scorsa stagione. Poi, dopo una lunghissima fuga, il crollo della squadra che costretta ai play off salutava il grande salto in semifinale.

Tony Bloom e i suoi collaboratori non si sono persi d’animo. Confermato sulla panchina l’ex terzino del Tottenham Chris Hughton, la squadra è stata rinforzata con alcuni acquisti mirati. Inoltre lo staff tecnico ha provveduto ad una preparazione più specifica che ha consentito al Brighton di assicurarsi la promozione, anticipando addirittura il super favorito Newcastle di Rafa Benitez.

Ma chi è Tony Bloom?

Per qualcuno questo nome suonerà familiare, per altri meno. Tony Bloom è una sorta di Re Mida, visto che tutto quello che ha toccato in vita sua poi si è trasformato in oro. Leggiamo la sua storia.

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Nasce a Brighton nel 1970 e fin da ragazzino si appassiona alle scommesse. Merito del nonno, che gioca per passatempo e divertimento. Tony invece ne fa una fonte di guadagno che crescerà a dismisura con il passare del tempo.

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Tony Bloom

 

Si laurea a soli 23 anni in matematica all’università di Manchester e gli studi se li paga con le vittorie nel betting.

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Ma serve l’incontro con Victor Chandler, patron di “BetVictor“, per cambiare radicalmente la sua vita. Victor lo avvicina infatti alle scommesse sugli  “handicap asiatici“. Si tratta di un tipo di betting particolare e assai sconosciuto a metà degli anni ’90. Tony si dimostra ancora una volta ferrato ed inizia a fare risultati importanti.

Non solo, ma Victor lo include nel suo staff di collaboratori e così dopo sei mesi di “apprendistato” in Thailandia, Bloom vive per sette anni a Gibilterra. Tornato nel 2002 a Brighton, decide che è arrivato il momento di gettarsi nella mischia. Con il betting online che sta per esplodere grazie alla diffusione di Internet, apre con poche migliaia di sterline la piattaforma di scommesse “Premier Bet“. Rivenderà l’azienda tre anni dopo a suon di milioni di pounds.

Scommesse si, ma anche buon giocatore di Poker

Tony Bloom scopre il poker ad inizio anni ’90, quando ancora studia all’università. E in breve tempo diventa una sorta di fenomeno anche in questo campo. Al punto che uno dei suoi migliori amici lo soprannominerà “The Lizard“, affermando che nelle vene di Tony scorre il sangue freddo di un alligatore. Un previsione azzeccata, visto che dal 1994 in poi collezione nei tornei 67In the Money” che valgono al momento oltre 3 milioni e mezzo di dollari vinti in carriera. Non male, per uno è che di fatto professionista a tempo pieno non lo è mai stato.

La sua prima bandierina arriva nell’estate del 1994 alle WSOP di Las Vegas. Era un “$1,500 Pot Limit Omaha” dove Bloom chiuse al 16° posto per poco più di 2 mila dollari. Da quel momento in poi non esiste circuito dove l’attuale presidente del Brighton non abbia lasciato il segno: WSOP, WPT, EPT, WSOP Circuit, Aussie Millions e poi tantissime altre kermesse.

L’ultimo risultato ottenuto è dello scorso luglio, durante la 47° edizione delle World Series of Poker di Las Vegas. Nell’evento#67 (l’ultimo dell’edizione scorsa), il “$111,111 No Limit Hold’em High Roller for One Drop (single re-entry)”chiude al 27° posto per 166.212 dollari.

Con un presidente così fenomenale, a Brighton possono dormire tranquilli. Un imprenditore geniale e assai ricco, che ha riportato la squadra nel calcio che conta dopo 34 anni di lunghissima e infinita attesa. E conoscendo il personaggio, non ci sarebbe da stupirsi se dovessero arrivare vittorie e titoli. In fondo Tony Bloom è un Re Mida con la passione per il gioco e per il calcio.

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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